<<Abbandonati all’onda, fatti piccolo e leggero come un relitto e galleggia, lasciati trasportare dalla Sua corrente…Lui sta facendo, anima mia, sta facendo, ma tu non lo vedi, tu non riesci a cogliere il senso profondo della Sua opera, non lo accetti…spogliati, getta via le vesti, si impregnano d’acqua e ti buttano giù, sotto gli abissi, quando Lui sta cercando di innalzarti su verso il cielo, da pesce diventare uccello, aprire le branchie fino a trasformarle in ali, fare delle scaglie piume bianche e multicolori e volare in alto, Carlo, più su di quanto la tua vista possa immaginare…lo so che è un viaggio difficile, ma ti giuro che non sei da solo a sopportare il peso dell’onda, io faccio ben poco, ma Lui ti sostiene e ti sospinge in alto, ogni giorno un pochino più su, ogni giorno un po’ meno pesce e più uccello>>. Giulia
P.s. Se qualcuno lo desidera può leggere per intero e con comodo l’opera l’Eremita (prima parte) con la prefazione di Giulia, semplicemente cliccando qui sotto:
Da Giulia…
Dias in luminis oras
Affìdati al mare
abbandònati all’onda
ti porterò
alle divine spiagge
della luce
ti stupirai di
tutto l’amore
che hai celato
per timore
d’annegare
oltre il piacere
oltre il dolore
in te stesso
E da me…
Icaro
Al mare non cederò
che all’ultimo istante
e tu sarai rotonda
gravità
attimo sognato
di carne eterna
nel labirinto di cera.