
Ci sono molte pietre preziose. La polvere non deve prevalere nemmeno per un secondo e dunque ho deciso di sfogliarli insieme a voi…
Di labile materia fui costruito, di misterioso tempo.
E’ in me forse la fonte.
Forse dalla mia ombra
nascono i giorni, fatali ed illusori
J. L. BORGES, Elogio dell’ombra
Dunque il poeta scrive, popola la sua fantasia, arreda di parole le stanze vuote della sua attesa. Lei è assente, e non potrebbe essere in altra maniera. Oltretutto se lei fosse vicina il poeta non scriverebbe – per cui in un certo senso lei deve essere lontana. La letteratura, ovverosia la vocazione all’amore letterario, lo esige.
M. BETTINI, Il ritratto dell’amante, Einaudi, 1992 p. 8
Amore, amore, assai lungi volasti
Dal petto mio, che fu sì caldo un giorno,
Anzi rovente.
G. LEOPARDI
Chi è questa che vèn, ch’ogn’om la mira,
che fa tremare di chiaritate l’are
e mena seco Amor, sì che parlare
null’omo pote, ma ciascun sospira?
G. GUINIZZELLI
Ma quale non fu la mia sorpresa quando, sul finir del giorno, vuotai per terra la mia bisaccia e trovai nello scarso mucchietto un granellino d’oro! Piansi amaramente di non aver avuto cuore di darti tutto quello che possedevo.
TAGORE
Il tempo, si sa, è irreversibile. Eppure, come la fatale discesa dei fiumi consente qua e là dei rigurgiti, dei gorghi, delle controonde che potrebbero quasi far supporre eccezioni alla legge di gravità, così, nella smisurata trama del tempo, di quando in quando si determinano piccole crepe, intoppi, smagliature, che per brevi istanti ci lasciano sospesi in una dimensione arcana, agli estremi confini dell’esistenza.
D. BUZZATI
L’uomo superiore non premia in base alle parole, ma non respinge un argomento a causa di chi lo sostiene.
CONFUCIO
Sembra che la sensibilità si comporti come un fluido la cui quantità complessiva risulta prestabilita e che, ogni qualvolta si riversa in maggior abbondanza in uno dei suoi canali, diminuisce proporzionalmente negli altri.
STENDHAL, Via di Mozart
Infatti, un uomo posseduto dall’Amore non ha affatto bisogno di Ares per combattere i nemici, ma avendo con lui il suo dio è pronto a superare il fuoco, il mare e i soffi del vento in difesa dell’amato, là dove lui lo chiami.
PLUTARCO
Scusate. E’ una valigia pesante
anche se non contiene gran che:
tanto ch’io mi domando perché
l’ho recata, e quale
aiuto mi potrà dare
poi, quando l’avrò con me.
Ma pur la debbo portare,
non fosse che per seguire l’uso.
G. CAPRONI
Mi piaci. Penso che leggendo questi
miei versi tuoi, non mi comprenderesti,
ed a me piace chi non mi comprende.
G. GOZZANO
Che cosa comunico, se non comunico più,
se, tutto sommato non ho mai comunicato
altro che il piacere di essere ciò che sono?
P. PASOLINI
La morte non è
nel non poter comunicare
ma nel non poter più essere compresi
P. PASOLINI
Dichiarazione d’amore
Mai sono stato così folle da far impazzire la
mia penna… sarà merito delle tue labbra e
dei tuoi denti taglienti… oppure di quegli
occhi e di quello sguardo infuocato.
No la verità è un’altra: perché ti amo.
Non te lo dico.
Lo vuoi sapere? Scoprilo da te.
UNIONE PAZZI ITALIANI, Mermaid editore, p. 43
Valgo poco se mi valuto, molto se mi confronto.
UNIONE PAZZI ITALIANI, Mermaid editore, p. 4
La nostra pazzia è intesa come graduale processo di purificazione dai pregiudizi, dagli egoismi, dai pettegolezzi, dalle gelosie meschine, dalle invidie; è intesa come liberazione dai complessi psichici che appesantiscono la nostra mente; è intesa come alambicco che distilla i nostri pensieri e le nostre passioni permettendoci di arrivare alla verità di tutte le cose, all’ultima ratio della nostra esistenza. La Pazzia è una meta da raggiungere, è l’elevazione dello spirito verso una verità superiore.
UNIONE PAZZI ITALIANI, Mermaid editore, p. 27
I tuoi occhi, che nulla rivelano di dolce o d’amaro, sono due gioielli in cui l’oro si unisce al ferro.
BAUDELAIRE
Ciò che non si sa, bell’amico caro, lo può imparare colui che vuole sforzarsi. Ogni mestiere richiede sforzo, coraggio, perseveranza. Quando queste virtù sono riunite non c’è più nulla di cui non si possa diventare maestri.
CHRETIEN DE TROYES (1160-1190 d.C.)
La morte non è male: perché libera l’uomo da tutti i mali, e insieme coi beni gli toglie i desiderii. La vecchiezza è male sommo: perché priva l’uomo di tutti i piaceri, lasciandogliene gli appetiti; e porta seco tutti i dolori. Nondimeno gli uomini temono la morte, e desiderano la vecchiezza.
LEOPARDI, Pensieri, IV
Voi avete, quanto alla conscienzia, a pigliare questa generalità, che dove è un bene certo ed un male incerto, non si debbe mai lasciare quel bene per paura di quel male.
MACHIAVELLI, Mandragola
E’ mia salda convinzione che nessun uomo perda la sua libertà se non attraverso al sua stessa debolezza.
GANDHI
Napoli, Palermo, Sicilia, Siracusa.
Nuovi tiranni, folgori fuoco celeste:
forza di Londra, Gand, Bruxelles e Susa
grande sterminio, trionfo, far feste.
NOSTRADAMUS, 16a quartina
Non vedo altro che favoritismi.
E. BIAGI, La Stampa 5 giugno 1998
Non c’è dunque nulla di peggio che seguire, come fanno le pecore, il gregge di coloro che ci precedono, perché esse ci portano non dove dobbiamo arrivare, ma dove vanno tutti. Questa è la prima cosa da evitare.
SENECA
La vittoria alimenta inimicizia, perché chi è vinto giace dolente. Chi ha abbandonato vittoria e sconfitta, costui ristà tranquillo e felice.
BUDDHA
Gli elementi della realtà hanno la mente come principio, hanno la mente come elemento essenziale e sono costituiti di mente. Chi parli o comunque operi con mente serena, lui segue la felicità come l’ombra che non si diparte.
BUDDHA
Quelli che abitualmente finiamo per considerare amici e amicizie in effetti sono soltanto conoscenze e buoni rapporti annodati da qualche circostanza e beneficio: sono questi che hanno collegato anime diverse. Nella vera amicizia, quella che intendo io, le anime si mescolano, si intrecciano, si confondono l’una con l’altra in un legame così stretto da annullare e far dimenticare la connessione che le ha unite. Se qualcuno volesse farmi dire perché volevo bene ad un amico sento che potrei rispondere:”Perché era lui, perché ero io”.
MONTAIGNE
Nessuno sta male per molto tempo se non per colpa sua.
MONTAIGNE
Il canto del mare termina sulla riva o nei cuori di chi lo ascolta?
K. GIBRAN
Ascolta la donna quando ti guarda, non quando ti parla.
K. GIBRAN
Quando ho piantato il mio dolore nel campo della pazienza, esso mi ha dato il frutto della felicità.
K. GIBRAN
I sudditi sono quelli che più bramano avere informazioni sui re.
K. GIBRAN
Per capire il cuore e la mente di una persona non guardare ciò che ha raggiunto, ma ciò a cui aspira.
K. GIBRAN
Amleto
Io sono pazzo solo a nord-nord-ovest. Quando il vento spira da sud, so distinguere un airone da un falco.
W. SHAKESPEARE
Nasciamo una sola volta, due non è concesso; tu, che non sei padrone del tuo domani, rinvii l’occasione di oggi; così la vita se ne va nell’attesa, e ciascuno di noi giunge alla morte senza pace.
EPICURO
Messo di fronte alla necessità della vita, il saggio sa dare piuttosto che ricevere; bastare a se stesso è il suo tesoro.
EPICURO
Che tipo di ragazza desidero per me, mi domandate?
Ma io
l’ho già come la desidero, cioè, mi pare, con poco ho molto.
Andavo in riva al mare, a caccia di conchiglie, e in una trovai
una piccola perla: da allora è custodita qui, sul mio cuore.
J. W. GOETHE
Delli asini
Le molte fatiche saran remunerate di fame, di sete, di disagio e di mazzate e di punture.
L. DA VINCI
Vi è una differenza tra erotica spirituale e terrestre. Finora ho cercato di sviluppare in Cordelia la spirituale. Ma a cominciare da adesso i miei rapporti con Cordelia dovranno mutarsi: la mia presenza non dovrà più servirle da accompagnamento, ma indurla in tentazione.
S. KIERKEGAARD
Accontentarsi degli uomini, tener aperta la casa del proprio cuore è liberale, ma è soltanto liberale. I cuori capaci di una nobile ospitalità li si riconosce dalle molte finestre con le tende abbassate e le imposte chiuse: essi tengono vuote le loro stanze migliori. Perché? – Perché aspettano ospiti dei quali non ci si “accontenti”…
F. W. NIETZSCHE
Se nella gerarchia delle menzogne la vita occupa il primo posto, subito dopo viene l’amore, menzogna nella menzogna. Espressione della nostra posizione ibrida, l’amore ci circonda di un apparato di beatitudini e di tormenti grazie ai quali troviamo un altro sostituto di noi stessi. In virtù di quale frode due occhi riescono a distrarci dalla nostra solitudine? C’è fallimento più umiliante per lo spirito? L’amore assopisce la conoscenza; la conoscenza ridestata uccide l’amore. L’irrealtà non può trionfare indefinitamente, nemmeno sotto le spoglie della più esaltante menzogna. E chi, del resto, potrebbe avere un’illusione così salda da trovare nell’altro ciò che inutilmente ha cercato in sé? Un calore dei visceri ci offrirebbe dunque ciò che l’intero universo non ha saputo offrirci? Eppure è proprio questo il fondamento dell’anomalia corrente, e soprannaturale dell’amore: risolvere in due – o piuttosto sospendere – tutti gli enigmi; grazie ad un’impostura, dimenticare la finzione in cui è calata la vita; colmare, tubando insieme, la vacuità generale; e infine – parodia dell’estasi – annegare nel sudore di una complice qualsiasi.
E.M. CIORAN, 1949
Ho abbandonato il mondo ed ho cercato la solitudine perché mi sono stancato di rendere omaggio alle moltitudini che credono che l’umiltà sia una sorta di debolezza, e la compassione una specie di viltà, e lo snobismo una specie di forza.
K. GIBRAN
Oh, mia anima senza compagnia,
nella tua fame tu divori te stessa,
e con le tue proprie lacrime vorresti placare la tua sete
K. GIBRAN
Siamo veramente lontani, vale a dire che è lei è molto più avanti di me. Lei già comincia a costruire, mentre io sto ancora demolendo e creando dello spazio. Sinora non ho imparato se non a diffidare e ad analizzare, e ancora non so se potrò fare altro.
H. HESSE
Non sono niente
Non sarò mai niente
Non posso volere d’essere niente
A parte questo, ho in me tutti i sogni del mondo.
F. PESSOA
Non sono nulla, non posso nulla, non perseguo nulla.
Illuso, porto il mio essere con me.
Non so di comprendere, né so
se devo essere, niente essendo, ciò che sarò.
A parte ciò, che è niente, un vacuo vento
del sud, sotto il vasto e azzurro cielo
mi desta, rabbrividendo nel verde.
Aver ragione, vincere, possedere l’amore
marcisce sul morto tronco dell’illusione.
Sognare è niente e non sapere è vano.
Dormi nell’ombra, incerto cuore.
F. PESSOA
Se scalare le altezze del monte Everest, sacrificando per raggiungerle vite preziose in cambio di qualche esile osservazione, è stata una cosa buona, se è stata una gloria immolare tante vite per piantare una bandiera nei più remoti angoli della terra, quanto più glorioso non sarà dedicare non una sola vita, non un milione di vite, ma un miliardo di vite alla ricerca della possente ed imperitura verità? Non lasciatevi smuovere, dunque, non lasciatevi trascinare lontano dalla semplicità dei vostri antenati. Verrà un tempo in cui quelli che si sono gettati nella folle corsa odierna alla moltiplicazione dei bisogni, vanamente convinti, in tal modo, di accrescere la ricchezza e la conoscenza reale del mondo, ritorneranno sui propri passi e diranno:”Che abbiamo fatto?”.
GANDHI
Commisuratamente allo svolgersi della borghesia, ossia del capitale, di pari passo si svolge il proletariato, ossia la classe degli operai moderni, i quali intanto vivono in quanto trovan lavoro, e intanto trovan lavoro in quanto il lavoro loro accresce il capitale
MARX-ENGELS, Manifesto del partito comunista.
Mediatori
Sorgeranno negli Stati,
riferiranno su Natura, leggi, fisiologia, felicità,
illustreranno la Democrazia e il cosmo,
saranno nutritivi, amatori e ricettivi,
saranno donne e uomini completi, agili e muscolosi nelle
pose loro, la lor bevanda acqua, il loro sangue limpido e mondo,
si alleneranno per uscire in pubblico, per diventare oratori, oratrici,
lingue robusti e dolci, poemi e materiali di poemi verrà
derivato dalle lor vite, saranno creatori ed inventori
W. WHITMAN (1819-1892)
Io nulla so, non so se Chi mi ha creato
M’ha fatto per il Cielo o mi ha destinato all’Inferno.
Ma una coppa e una bella fanciulla e un liuto sul lembo del prato
Per me son monete sonanti: a te la Cambiale del Cielo!
O. KHAYYAM (V secolo d. C.)
Grazie alle donne
belle e infedeli
per tutto ciò che è durato un istante,
per quell’addio!
che non è un arrivederci!
perché, fiere come regine nella loro menzogna,
ci regalano delle dolci sofferenze
e i magnifici frutti della solitudine.
E. A. EVTUSENKO, 1959
Volevi l’amore:
quello vero,
non falso,
e, anche se ora
vuoi mentire nell’anima tua,
lo volevi felice
ma se questo fosse troppo complicato,
venisse pure un amore infelice,
ma che fosse
amore…
E. A. EVTUSENKO
I muri
Senza riguardo senza pietà senza pudore
mi drizzarono contro grossi muri.
Adesso sono qua che mi dispero
Non penso ad altro: una sorte tormentosa;
con tante cose da sbrigare fuori!
Mi alzavano muri, e non vi feci caso.
Mai un rumore una voce, però, di muratori
Murato fuori del mondo e non vi feci caso
C. KAVAFIS, 1963
Niente ci informa meglio su noi stessi che vedere di nuovo davanti a noi cose uscite da noi anni prima, per cui abbiamo la possibilità di osservarci come si osserva un oggetto.
W. GOETHE
La chiarezza richiede conoscenza, la conoscenza aumenta la tolleranza, la tolleranza è l’unica mediatrice di una pace per tutte le forze e in tutte le situazioni
W. GOETHE
Un fatto della nostra vita ha valore non perché è vero, ma perché ha significato qualcosa.
W. GOETHE
E così noi, che siam di voi più sagge,
per non contendere vi portamo in spalla,
com’anco chi ha buon piè porta chi cagge.
VERONICA FRANCO (1546-1591)
Se io discuto con te e tu hai la meglio su di me invece che io su di te, hai forse necessariamente ragione e io necessariamente torto? E se io ho la meglio su di te, ho io necessariamente ragione e tu necessariamente torto? Ha uno ragione e l’altro torto, oppure abbiamo ragione entrami o entrambi torto? Né io né te possiamo saperlo, e un terzo sarebbe nella stessa oscurità. Chi può decidere senza errore? Se interroghiamo qualcuno che che è del tuo parere, come potrà decidere, se è del tuo parere? Se è d’accordo con me, come potrà decidere, se è d’accordo con me? Lo stesso accadrà se si tratta di qualcuno che è insieme d’accordo con me e con te, o se è di un parere differente da entrambi. Allora né io, né te, né un terzo possiamo decidere. Dovremmo attendere un quarto?
ZHUANG-ZI, IV secolo a.C.
Un compagno del brigante Zhi chiese a quest’ultimo: “Anche il brigante ha la sua via?”.
“La via non esiste forse dovunque?” rispose il brigante Zhi. “Indovinare il luogo ove si trova un grosso bottino, ecco la santità; giungervi per primo, ecco il coraggio; ritirarsi per ultimo, ecco la giustizia; giudicare se il tentativo è possibile o no, ecco la prudenza; dividere il bottino in modo equo, ecco la bontà. Sono degni di essere briganti solo coloro che posseggono le cinque qualità”.
ZHUANG-ZI
Chi dunque escogitò il tormento? Amore.
Amore è il Nome non familiare
Di Chi con le sue mani tessé
L’intollerabile camicia di fuoco
Che forza umana non può levare.
E noi viviamo, noi respiriamo
Soltanto se bruciamo e bruciamo.
T. S. ELIOT
Non ti dirò mai, amor mio,
perché il fiume scorre lento.
Ma porrò sulla mia voce fioca
il cielo grigio del tuo sguardo.
F. G. LORCA
È incredibile ch’io ti cerchi in questo
o in altro luogo della terra dove
è molto se possiamo riconoscerci.
Ma è ancora un’età, la mia,
che s’aspetta dagli altri
quello che è in noi oppure non esiste.
M. LUZI, 1952
Stai in linea. Stai al passo. La gente
ha paura di quelli che non stanno
al passo con loro. Li fa
sembrare sciocchi a se stessi per il fatto
che loro stanno al passo. Potrebbe persino
balenargli l’idea che sono loro
a sbagliare il passo. Non correre
e non varcare i confini fissati. Se vai
troppo in là in qualsiasi direzione, ti
perderanno di vista, si sentiranno minacciati.
BOB DYLAN (1964)
Ho proprio creduto di prendere tutta la tua bellezza e non ho
avuto che il il tuo corpo
Il corpo ahimè non ha l’eternità
il corpo ha la funzione di godere ma non ha l’amore
E invano adesso tento di stringere il tuo spirito
Fugge mi sfugge da tutte le parti come un groviglio di serpi che
si liberi
E le tue belle braccia sull’orizzonte lontano sono serpenti
color dell’aurora che si avviluppano in segno d’addio
APOLLINAIRE
Menippo
…Dimmi dunque in nome degli dei, quale delle due vite hai trovato di maggior piacere nella tua esperienza, quando sei stato uomo? O era meglio la vita da donna?
Tiresia
Molto meglio quella da donna. Menippo, meno rogne. Le donne comandano gli uomini e non sono costrette a combattere, a stare sugli spalti, a litigare in assemblea, a fare i giudici nei tribunali.
LUCIANO DI SAMOSATA, Dialoghi, 160 d.C.
Benché solo pochi siano in grado di dar vita ad una politica, siamo però tutti capaci di giudicarla.
PERICLE (secondo Tucidide)
La parola democrazia che significa governo del popolo è purtroppo un pericolo. Ogni membro del popolo sa di non comandare e avverte perciò che la democrazia è un inganno. Qui sta il pericolo.
K. POPPER, 1994
Non so con quali armi si combatterà la terza guerra mondiale, ma la quarta sì: con bastoni e pietre.
ALBERT EINSTEIN
Da ragazzo ho scoperto che l’alluce finisce sempre per fare un buco nei calzini. Quindi ho smesso di mettere i calzini.
ALBERT EINSTEIN
La saggezza non è un prodotto dell’istruzione ma del tentativo di acquisirla che dura tutta la vita.
ALBERT EINSTEIN, 22 marzo 1954
Sono anche convinto che si tragga la gioia più pura dalle cose spirituali soltanto quando non hanno a che fare col doversi guadagnare da vivere.
ALBERT EINSTEIN, 19 marzo 1954
Se vuoi una vita felice, devi dedicarla ad un obiettivo, non a delle persone o a delle cose.
ALBERT EINSTEIN
È singolare la situazione sulla terra. Ognuno di noi è qui per una breve visita: non sa il perché, ma a volte gli sembra di scorgere uno scopo.
ALBERT EINSTEIN, 1932
Il miglioramento delle condizioni in tutto il mondo non dipende in maniera essenziale dalla ricerca scientifica ma dalla realizzazione delle tradizioni e degli ideali umani.
ALBERT EINSTEIN, 1952
Agire intelligentemente nei rapporti umani è possibile soltanto se si tenta di comprendere i pensieri, i motivi e i timori dell’avversario fino al punto di riuscire a vedere il mondo attraverso i suoi occhi.
ALBERT EINSTEIN, 7 ottobre 1948
Se Dio ha creato il mondo, non possiamo dire che si sia preoccupato molto di facilitarne la comprensione.
ALBERT EINSTEIN, 10 febbraio 1954
La scuola deve formare delle persone capaci di agire e di pensare autonomamente e, insieme, di vedere nel servizio alla comunità il massimo obiettivo della propria vita.
La scuola deve far sì che un giovane ne esca con una personalità armoniosa e non ridotto a uno specialista.
Altrimenti il giovane – con quella sua specializzazione – somiglierà più che altro ad un cane ben ammaestrato.
ALBERT EINSTEIN, 5 ottobre 1952
All’epoca di Platone, e anche più tardi, ai tempi di Jefferson, era ancora possibile conciliare la democrazia con un’aristocrazia intellettuale e morale, mentre oggi la democrazia si basa su un principio diverso, e cioè che l’altro non è migliore di me… Un atteggiamento che non incoraggia affatto l’imitazione.
ALBERT EINSTEIN, 22 novembre 1954
Ogni donna esclude per natura l’altra donna; giacché a ognuna di loro si richiede tutto quello che compete all’intero sesso femminile. Non accade così con gli uomini. L’uomo cerca l’altro uomo: se non ci fosse lo creerebbe, una donna potrebbe vivere in eterno senza pensare di trovarsi delle sue simili.
W. GOETHE, Le affinità elettive, 1808
La verità è che non ho mai ingannato nessuno. A volte ho lasciato che gli uomini si ingannassero da sé. A volte non si preoccupavano di capire chi e come fossi. Invece, si creavano un’immagine. Non mi prendevo la pena di discutere con loro. Era ovvio che volevano qualcuna che non ero io, e quando se ne accorgevano mi accusavano di averli delusi e ingannati.
MARILYN MONROE
Ho spesso pensato che se non si ha niente da amare, odiare qualcosa è un buon sostituto.
BERTHA PAPPENHEIM (l’Anna O di Freud), lettera 1912
Nella natura tutto è varietà, tutto è spontaneità, e la grande bellezza risulta da accordi impercettibili i quali si fanno sentire piuttosto che vedere.
M.A. IULIENN, 1824
V’amo pazzamente, non importa che voi non m’amiate: sia pure, basta che diventiate mio marito, Non temete, non vi sarò di alcun peso, sarò un vostro mobile, sarò quel tappeto su cui voi volete mettere i piedi… Voglio amarvi in eterno, voglio salvarvi da voi stesso.
F. DOSTOEVSKIJ
Se un messaggio viene compreso, se arriva veramente a destinazione, cambia la distribuzione dell’energia nel ricevente.
E. BERNE
“…gli esseri umani non possono disperdersi isolandosi all’infinito, ma devono da ultimo rassegnarsi a incontrarsi e coesistere”
IMMANUEL KANT
Quello che mi tratta con dolcezza è mio padrone; quello che mi opprime è mio nemico.
OU – OUANG, primo imperatore cinese della terza dinastia. 1122 A.C.
Allorché si pubblicano le leggi e si prescrivono gli ordini è necessario che gli uni e gli altri siano conformi alla ragione; altrimenti oltre al pericolo di disgustare gli spiriti, si corre anche quello di dovere arrossire.
FOU-YEU contadino cinese che divenne primo ministro perché era apparso in sogno all’imperatore CAO-TSONG. 1321 A.C.
Ricordati di rinnovare te stesso ogni giorno e più volte al giorno.
CHING TANG, primo imperatore della seconda dinastia (CHANG). 1760 a. C.
Non sono io padrone assoluto? Vi sarebbe chi osasse ribellarsi! Nulla temo e sono sicuro che sarò padrone sino a che il sole continuerà ad illuminare l’universo… Io sono così fermo sul mio trono come il Sole lo è nel Cielo; quando lo vedremo precipitare, confesso, che allora avrò qualche motivo di temere.
LI-KOUÉ, ultimo imperatore della prima dinastia, così disse e comandò ancora per dieci anni e poi morì. 1766 A. C.
La sola virtù può muovere il Cielo; non vi è luogo così lontano ove essa non giunga a penetrare. L’orgoglio fa che essa soffra, ma l’umiltà la fa prosperare.
PE-Y, 2223 a. C.
La felicità e le disgrazie dell’uomo dipendono sempre dalla virtù e dal vizio come appunto l’ombra dipende dal corpo e l’eco dalla voce.
Imperatore CHUN, 2253 a. C.
Sappiate che è cosa più pericolosa chiudere la bocca al popolo che arrestare le acque di un torrente; arrestarle è un obbligarle a spandersi ed a cagionare danni maggiori di quello che avrebbero fatto se si fossero lasciate scorrere naturalmente.
Allorché si voglia impedire che un torrente faccia danno conviene scavargli un gran letto capace di contenere le acque; nella stessa maniera quelli che hanno il carico della condotta del popolo devono lasciargli la libertà di parlare. Si può dire che un Imperatore sa governare allorché egli lascia ai poeti la libertà di far versi, alla plebe quella di rappresentare commedie, agli storici quella di dire la verità, ai Ministri quella di dare consigli, ai poveri di mormorare nel pagare i tributi, agli studenti di recitare ad alta voce le loro lezioni, agli artigiani di lodare le loro manifatture, e di impegnare la gente a tenergli occupati, al popolo di parlare di ciò che ode dire, ed ai vecchi la libertà di criticare tutto. Allora gli affari camminano sul loro piede senza alcun inconveniente. La lingua del del popolo è come le montagne e i fiumi da cui escono le ricchezze e le cose necessarie alla vita.
LI-OUANG, Imperatore della Cina, 860 a. C.
Un principe che voglia ben adempiere le obbligazioni del suo stato deve avere una estrema premura che il denaro circoli tra le mani dei suoi popoli; e continuamente temere che questi cadano nella miseria perché nella medesima non precipiti lui stesso come nell’ultima delle disgrazie.
LI-OUANG, Imperatore della Cina, 860 a. C.
I prìncipi e i grandi non sono collocati nei loro posti luminosi per godere d’una fortuna che fosse gravosa al popolo; non è ad essi permesso di goderne se non quando i loro popolo è contento.
Principe imperiale KANG-OUANG, 1053 a.C.
I falsi giudizi dipendono ordinariamente da cinque sorgenti le quali impediscono che si scopra la verità. La prima è la eccessiva autorità di quelli che occupano gli impieghi; questa autorità riempie di timore gli accusati che non osano disputare contro i loro giudici. La seconda che gli stessi accusati temono di dire la verità per paura di tirarsi addosso qualche vendetta anche peggiore del male presente. La terza che si presta troppo facilmente orecchio alle donne e si ascoltano più che la ragione e la stessa giustizia. La quarta è che ci si lascia corrompere dal denaro. La quinta è finale è che mancano i lumi per distinguere il vero dal falso e non lo si vuole confessare.
MOU-OUANG , imperatore della Cina, 952 a.C.
Era Fenea di parere che si dovesse valersi di Antioco piuttosto come conciliatore di pace, come mediatore nelle cose controverse coi Romani, che come condottiero di guerra. La di lui venuta e maestà avrebbero avuto maggiore forza che le sue armi, a generare nei Romani un non so quale rispetto. Gli uomini, piuttosto che guerreggiare, cedono volentieri tante cose, che non potrebbero indursi a cedere con la forza e con le armi.
TITO LIVIO, Capito XLV della Storia Romana.
Dalle tavole dei Pontefici risulta che Tarquinio regnò trent’anni e che il suo regno finì con un assassinio. All’epoca i re erano anche giudici e soprattutto conciliatori verso chiunque si fosse rivolto alla loro autorità. Così i suoi assassini finsero di voler fare una conciliazione e lo ferirono a morte.
Storia romana di M. B. G. NIEBUHR, Volume 2, Tipografia Tizzoni, 1833, p. 48.
“agisci in modo da considerare l’umanità, sia nella tua persona, sia nella persona di ogni altro, sempre anche al tempo stesso come scopo, e mai come semplice mezzo”.
IMMANUEL KANT, Fondazione metafisica dei costumi
Ora io dico: l’uomo, e ogni essere razionale in genere, “esiste” come scopo in se stesso, e “non solo come mezzo” perché sia usato da questa o quella volontà; in tutte le sue azioni, dirette, sia verso se stesso, sia verso altri esseri razionali, esso dev’essere sempre considerato, “al tempo stesso, anche come un fine”
IMMANUEL KANT, Fondazione metafisica dei costumi
Ancora: un quarto, a cui le cose vanno bene, ma che vede altri intorno a lui lottare contro grandi difficoltà (ed egli potrebbe facilmente aiutarli) pensa: che cosa me ne importa? Sia ognuno felice tanto quanto il cielo gli concede, o quanto riesce a rendersi tale da sé: io non gli porterò via nulla e non lo invidierò; ma non ho nessuna voglia di contribuire al suo benessere o ad assisterlo nelle sue necessità. Ora, senza dubbio, se questo modo di pensare divenisse una legge universale di natura, il genere umano potrebbe benissimo sussistere; e, senza dubbio, meglio che quando ciascuno chiacchiera di partecipazione e di benevolenza, e anche mostra zelo quando se ne presenta l’occasione, ma, per contro, non appena può, mente, si lascia corrompere o infrange in ogni modo i diritti altrui. Ma, sebbene sia possibile che sussista una legge universale di natura ispirata a quella massima, è tuttavia impossibile volere che un tal principio viga in ogni caso, come legge di natura. Infatti, una volontà che volesse questo contraddirebbe se stessa, potendosi ben presentare casi in cui essa ha bisogno dell’amore e della partecipazione altrui, e in cui una legge siffatta, uscita dalla sua stessa volontà, impedirebbe a lei stessa di sperare nell’aiuto desiderato.
IMMANUEL KANT, Fondazione metafisica dei costumi
Sfortunatamente, il concetto della felicità è un concetto così indeterminato che, sebbene ogni uomo desideri giungere a essa, nessuno tuttavia è in grado di dire determinatamente e coerentemente che cosa, in verità, desideri e voglia.
IMMANUEL KANT, Fondazione metafisica dei costumi
Mi piace:
Mi piace Caricamento...