<<Soddisfazione più grande non potevi riceverla…i ragazzi hanno scritto pensieri bellissimi e puoi proprio essere fiero di te e della tua capacità di ascolto…..forse è legata alla fede, forse in certi giorni ti affidi di più ed in altri sei più distratto, forse sei un po’ discontinuo, come i miei studenti, ma ciò che conta è che poi riesci sempre a ripiegarti su te stesso, a fare silenzio dentro di te, a farti piccolo piccolo dinanzi alla voce di Dio che ti inonda di luce e startene là, come un bimbo indifeso, con la “penna” in mano, ed il cuore aperto a ricevere amore. Io credo che Abelardo ti parli nei momenti in cui tu sei più predisposto a lasciare alle spalle le piccolezze della quotidianità e a concentrarti sulle piccole cose che invece contano. Ci sono momenti in cui riesci a mettere da parte il tuo io, il tuo egoismo, i tuoi bisogni primari e ti spogli Carlo, ti spogli di tutte le tue meschinità e così, nudo, resti in ascolto…capisci bene quanto sia difficile fare ciò:è per questo che non capita tutti i giorni, diversamente saresti santo ed io non te lo permetto, ma quando sarò morta le porte del Paradiso per te saranno spalancate ed allora non avrai più bisogno della penna, perché il Signore parlerà attraverso la luce dei tuoi occhi. Grazie per queste parole di Abelardo…grazie dal profondo del mio cuore.>> Giulia
Da Giulia…
La beffa
Risuonerà
Eco straziata
dal ventre della terra:
“Ti amai”
ma Narciso incurante
dal dolore la uccise
e tu ancora puoi
udire la risposta
“mai…mai…mai”
E da me…
Achemenide
Sotto un cespuglio
mi cercano i ciclopi:
mal di mare
ha il mio cuore.
Essere un lapillo
bollente vorrei
per un attimo
nel blu profondo.