La relazione sugli strumenti alternativi della Law Reform Commission d’Irlanda[1]ha recentemente rilevato che la mediazione e la conciliazione sono sempre più utilizzate nel paese specie nel campo dei piccoli reclami dei consumatori, nelle controversie di lavoro, nel trattamento delle disgregazioni della famiglia, nelle rivendicazioni sanitarie e nelle controversie sulla proprietà.
L’Irlanda possiede effettivamente una rete vastissima di operatori e strumenti ADR specie in riferimento alla tutela dei consumatori: complessivamente si può dire che la cultura degli strumenti alternativi è in questo paese assai radicata.
Molto utilizzato è dal 1990 il Pensions Ombudsman[2]che raccoglie le denunce contro i responsabili[3]della gestione o l’amministrazione dei regimi pensionistici professionali (ovvero quelli stabiliti dal datore di lavoro). La competenza di questo Ombudsman comprende i conti personali di accantonamento ed i Fondi Pensione (ARFs )[4].
Viene poi in campo il Financial Service Ombudsman[5]che dal 1992 ha come missione quella di risolvere in modo indipendente e imparziale, le questioni irrisolte tra i denuncianti e i fornitori di servizi finanziari, con l’intento di rafforzare in tal modo l’ambiente di servizi finanziari per tutti i settori.
Gli obiettivi di questo organo risiedono: a) nel porre in essere una procedura indipendente, accessibile, efficiente, efficace, equa, informale, rapida; b) nel migliorare la comprensione del pubblico in merito ai reclami e alla tutela dei consumatori[6].
L’oggetto di indagine del FSO riguarda le banche, la costituzione di società, le assicurazioni, le cooperative di credito, i mutui, gli agenti di cambio, le agenzie di pegno, gli intermediari assicurativi e d’investimento, il fenomeno dell’usura, le operazioni di cambio, l’acquisto a rate da fornitori, le assicurazioni sanitarie, le imprese di credito al dettaglio, le imprese di Home reversion[7].
I reclami devono prima essere indirizzati presso l’istituto finanziario con cui il consumatore ha intrattenuto un rapporto.
Se la controversia non viene risolta tocca all’Ombudsman il compito di mediare tra i contraenti; esso ha anche il potere di ordinare alle istituzioni finanziarie il risarcimento per i consumatori e di effettuare cambiamenti radicali nel comportamento commerciale delle imprese.
Le decisioni del Financial Services Ombudsman sono generalmente vincolanti per le istituzioni finanziarie anche se queste ultime hanno comunque diritto al ricorso dinanzi alla High Court.
De iure condendoil Consiglio dell’Ombudsman auspica una modifica legislativa in base alla quale si possa dare idonea pubblicità alle imprese finanziarie inadempienti o ai prodotti finanziari dannosi per i consumatori[8], così come del resto già avviene in altri paesi europei (v. ad es. la Danimarca).
In ordine di tempo va esaminato l’Ufficio del Difensore civico[9]che dal 1997 indaga sulle denunce attinenti al ritardo o all’inerzia delle amministrazioni e degli Uffici, Enti Locali, Aziende Sanitarie e del servizio postale.
Le controversie oggetto di reclamo attengono al diritto alle pensioni di vecchiaia e di anzianità gestito dal Dipartimento degli affari sociali e della famiglia, alle controversie in materia di crediti d’imposta concessi dalla Revenue Commissioners, al diritto alle borse di studio d’istruzione superiore gestite dal Dipartimento dell’Istruzione e della Scienza, al diritto alle borse del bestiame gestito dal Dipartimento dell’Agricoltura e dell’Alimentazione, al diritto alle case popolari e alle controversie circa il regime della tessera sanitaria gestito dal Servizio Sanitario.
Il difensore civico si occupa anche di svolgere interventi per assicurare il miglioramento della vita dei disabili[10]specie con riferimento all’accessibilità agli edifici pubblici.
Il termine per il reclamo è al massimo di 12 mesi dal fatto denunciato.
Il difensore civico può essere contattato soltanto quando gli eventuali reclami o ricorsi amministrativi sono stati espletati.
Se il difensore civico non è competente è tenuto ad indicare al reclamante l’organo competente per il ricorso.
Il denunciante persona fisica o associazione ovvero l’organizzazione può scrivere, inviare e-mail, telefonare o recarsi personalmente o tramite rappresentante presso l’Ufficio.
La trattazione è di solito informale ed avviene direttamente con l’Ente pubblico coinvolto; il difensore civico può chiedere all’Ente di intervenire o di modificare un determinato comportamento. Il termine della risoluzione della pratica non è quantificabile.
Il mediatore è anche Commissario delle informazioni e, in tale veste, cura una rassegna di decisione degli enti pubblici in relazione alle materie oggetto del Freedom of Information Act, 1997: in relazione a questa legge gli enti pubblici sono tenuti a fornire determinate informazioni e ve ne sono poi alcune che vanno protette in relazione ai settori chiave dell’attività di governo, del parlamento e delle questioni di giustizia così come di quelle di natura personale, commerciale o confidenziali[11]. Insomma il difensore civico svolge un compito simile al nostro garante della privacy.
Vi è poi l’Ombudsman dei bambini, il Mediatore per l’ufficio del bambino (Ombudsman for Children detto OCO)[12], che dal 2002 ha come funzioni principali la promozione dei diritti umani dell’infanzia e della gioventù, il ricevimento dei reclami e la resa di pareri consultivi alle autorità (Governo, Parlamento ecc.) anche con riferimento alla legislazione in materia.
Altro Ombudsman è dal 2004 quello che si occupa delle Forze di Difesa. Il Mediatore per le Forze di Difesa viene nominato direttamente dal presidente d’Irlanda; questo organo esamina i reclami da parte dei membri ed ex membri delle Forze di Difesa per garantire che i membri, ed ex membri, delle Forze di Difesa permanente e delle Forze di Difesa di riserva abbiano un trattamento rigoroso, indipendente ed equo per le denunce dei fatti che si credono non essere stati adeguatamente affrontati all’interno del processo militare[13].
Ancora unOmbudsman presente dal 2005 è quello che riguarda i reclami contro i poliziotti del Corpo di polizia della Repubblica d’Irlanda (Garda Síochána Ombudsman Commission)[14].
Chi ritiene che un poliziotto abbia tenuto una cattiva condotta può sporgere denuncia di persona o telematicamente. È anche possibile effettuare una denuncia se non si è vittime del fatto, ma semplici testimoni di un simile comportamento o ancora si può fare un esposto in rappresentanza della vittima.
Il termine per effettuare la denuncia è di sei mesi dal fatto salvo che non ci siano buoni motivi per una proroga che viene disposta dall’Ombudsman.
Ancora consideriamo l’Ufficio del Press Ombudsman[15]cheè il volto pubblico della regolamentazione della stampa irlandese e riceve le denunce presentate dal pubblico. Tuttavia questo organo può anche scegliere di deferire i casi difficili (o i casi per cui le persone coinvolte non sono soddisfatte della decisione) al Consiglio della stampa d’Irlanda.
Vi è poi l’Advertising Standards Authority of Ireland (ASAI)[16]che è un organo indipendente e autoregolato che è stato costituito ed è finanziato dal mondo della pubblicità.
Quest’organo è impegnato, nel pubblico interesse, a promuovere i più alti standard di comunicazioni per le pubblicità, il marketing promozionale ed il marketing diretto.
Il Consiglio dell’ASAI dopo una lunga concertazione con le forse produttive dei servizi pubblicitari ha elaborato un codice di norme che devono essere rispettate dai media, dagli inserzionisti e dalle agenzie di pubblicità.
L’obiettivo è quello di garantire che tutte le comunicazioni di marketing commerciale siano “legali, decenti, oneste e sincere”.
I reclami attengono appunto alle pubblicità che non rispettano tale codice etico.
Se l’ASAI ritiene il reclamo degno di indagine scriverà all’inserzionista o all’agenzia e chiederà loro di rispondere alla denuncia entro 10 giorni.
Se la commissione ASAI decide che il codice di condotta è stato violato può ordinare il ritiro della pubblicità o modifiche al testo, alle immagini visive e al formato.
Nei casi che riguardano la promozione delle vendite, al promotore può essere richiesto di modificare il modo in cui è stata effettuata la promozione e può anche essere richiesto il pagamento di un risarcimento se il consumatore ha subito qualche danno.
Il consiglio di amministrazione del ASAI può anche infliggere un’ammenda alla inserzionista o all’agenzia o al promotore dell’attività oggetto di reclamo.
Altro organo importante è la Commission for Communication Regolation (ComReg)[17]che è l’organo ufficiale preposto per la regolamentazione del settore delle comunicazioni elettroniche (telecomunicazioni, radiocomunicazioni e la diffusione radiotelevisiva) e il settore postale.
La funzione primaria è quello di fornire agli utenti sufficienti e pertinenti informazioni in modo che possano affrontare i loro fornitori di servizi e di garantire che gli operatori dispongano di procedure adeguate al fine di affrontare i problemi dei clienti (non tutti i problemi comportano una denuncia).
I consumatori possono appunto contattare per informazioni il ComReg, ma esso non può agire su denuncia dei consumatori fino a che non si è ultimato il procedimento di reclamo presso il gestore. La responsabilità primaria per la risoluzione dei reclami deve essere del gestore che ha un rapporto diretto con il consumatore.
In molti settori viene utilizzato anche l’arbitrato (v. da ultimo l’Arbitration Act 2010[18]che ha applicato le norme UNCITRAL sull’arbitrato commerciale internazionale), ad esempio è frequente utilizzare clausole compromissorie nei “pacchetti vacanza” che rimandano ai servigi della Law society of Ireland[19]ossia all’ordine professionale degli avvocati irlandesi.
Ricordiamo qui l’art. 32 dell’Arbitration Act[20]che permette alla High Court o alla Circuit Court [21] l’aggiornamento del procedimento in corso per permettere un accordo o in difetto procedere ad arbitrato parziale o totale, che può essere anche preventivo[22].
A disposizione dei consumatori c’è poi la procedura di modesta entità (Small Claims procedure)[23]che è un metodo alternativo che si può utilizzare per un piccolo credito: si tratta di un servizio fornito dalla Corte distrettuale di Clerk che è stato ideato per gestire le richieste dei consumatori nel caso di crediti commerciali di basso importo , senza che vi sia coinvolgimento di un legale.
Ove possibile, il cancelliere della Corte[24]negozia direttamente l’accordo senza la necessità di un’udienza.
Se la questione non possa essere risolta con un accordo il Registrar porterà il reclamo davanti alla Corte distrettuale.
La domanda si può proporre sia per i crediti al consumo (un consumatore acquista un bene per uso privato da un dettagliante), sia per i crediti commerciali (ossia quelli che derivano da acquisti per uso professionale tra i professionisti del commercio).
La domanda può ricomprendere anche la richiesta di risarcimento di danni lievi (esclusi quelli derivanti da lesioni personali).
Può vantarsi anche la mancata restituzione della cauzione per le locazioni di alcuni tipi di immobili (ad esempio una casa delle vacanze o una camera/appartamento in un locale in cui il proprietario abiti a condizione che l’ammontare del credito non sia superiore a € 2.000[25]).
In Irlanda non esiste alcun organo statale centralizzato preposto alla fornitura dei servizi di mediazione che sono di regola volontari.
Il ricorso alla mediazione è più frequente nelle cause di risarcimento del danno alle persone, nelle questioni familiari e commerciali, nonché nelle cause scaturite da denunce di discriminazione vietata ai sensi delle leggi in materia di parità di trattamento.
Diversi provvedimenti di legge prendono in esame la mediazione.
Una legge del 2004[26]introduce il concetto di colloquio di mediazione (mediation conference). Un giudice può disporre che le parti di una causa per risarcimento dei danni alle persone si incontrino per discutere e cercare di comporre la controversia.
L’art. 15 in particolare prevede che su richiesta di una parte di una azione personale per lesioni, il giudice può-
(a) in qualsiasi momento prima che inizi il procedimento, e (b) se ritiene che la convocazione di una riunione ai sensi della presente norma contribuirebbe a raggiungere una soluzione concordata del ricorso, decidere che le parti si incontrino per discutere e tentare di risolvere la lite, e che la una riunione svoltasi in virtù di questa norma si definisca “conferenza di mediazione”.
(2) Quando il giudice dà un indirizzo ai sensi della norma, ciascuna delle parti interessate si conformerà a tale indicazione.
(3) Una conferenza di mediazione si svolge-
(a) in un momento e nel luogo concordati dalle parti, oppure
(b) se le parti non sono d’accordo sul tempo e sul luogo, nei tempi e luoghi stabiliti dal giudice.
(4) Ci deve essere un presidente di una conferenza di mediazione che dovrà-
(a) essere una persona nominata di comune accordo di tutte le parti, oppure
( b ) se tale accordo non è raggiunto,
(I) essere una persona nominata dal tribunale, e
(Ii) (I) essere un praticante avvocato o praticante procuratore legale che abbia un’esperienza non inferiore a 5 anni, o
(Ii) una persona nominata da un organo prescritto[27], ai fini della presente sezione, per ordine del Ministro.
(5) Gli appunti del presidente della conferenza di mediazione e di tutte le comunicazioni nel corso di una conferenza di mediazione o qualsiasi registrazione o altri mezzi di prova sono confidenziali, e non possono essere utilizzate come prove in un procedimento civile o penale.
(6) Le spese sostenute per l’organizzazione e la conduzione di una conferenza mediazione sono corrisposte da ciascuna parte processuale[28].
Nel caso in cui una delle parti non si attenga a tale ordine del giudice, quest’ultimo può disporre che la parte sopporti i costi successivi[29].
Nell’ambito del diritto di famiglia, diversi provvedimenti di leggi prevedono che in una causa di separazione/divorzio i legali delle parti discutano con la parte attrice o con quella convenuta (a seconda del caso) la possibilità di avvalersi di una mediazione.
Lo scopo della mediazione è contribuire a ottenere una separazione o un divorzio su basi concordate tra i coniugi.
I legali sono altresì tenuti a fornire alle parti interessate i nomi e i recapiti di soggetti qualificati a prestare un servizio di mediazione per coniugi separati e devono confermare al giudice di aver rispettato tale obbligo.
Nel caso in cui tale dichiarazione del legale non venga fornita, il giudice può rinviare la causa per il tempo che riterrà ragionevolmente necessario affinché i legali delle parti si impegnino nel relativo dibattito.
Come vedremo la nuova legge di attuazione della direttiva 52/08 apporta delle novità anche in questo campo.
In Irlanda esiste anche il Family Mediation service: si tratta di un servizio statale gestito da mediatori professionalmente preparati e accreditati.
Il servizio è gratuito. È stato istituito nel 1986 ed ora opera sotto l’egida del Family Support Agency[30]. Ci sono 16 uffici dislocati in tutto il paese.
In materia di parità di trattamento e quindi di discriminazione illegittima ricordiamo ancora il The Equality Tribunal[31]che agisce[32]e media in materia di discriminazione di genere[33], la National Disability Authority[34]che facilita le mediazioni in presenza di discriminazioni nei confronti dei disabili, il Private Residential Tenancy Board(PRTB) che ha tra le sue funzioni quella di risolvere le controversie tra proprietari e inquilini[35]. Il PRTB sostituisce in sostanza i tribunali per la maggior parte delle controversie proprietario e inquilino.
Qualora le parti non si accordino il PTRB può emettere una decisione che diviene vincolante se non è appellata alla Corte Suprema entro 21 giorni.
Un recente provvedimento che disciplina la mediazione e la conciliazione è il Regolamento delle Corti superiori (2010 SI n. 502/2010)[36]. La Superior Courts Rules Committee[37]ha adottato in altri termini da ultimo l’Ordine 56A che è entrato in vigore il 16 novembre 2010[38].
Esso considera come “processo di ADR” applicabile ai procedimenti la mediazione e la conciliazione o un altro processo di risoluzione delle controversie approvato dalla Corte, ma la dizione non include l’arbitrato.
La Corte, su istanza di una delle parti o d’ufficio, può, se lo ritiene appropriato e tenuto conto di tutte le circostanze del caso, ordinare che il procedimento o la decisione connessa sia aggiornata per il tempo ritenuto giusto ed opportuno e invitarele parti a utilizzare un processo di ADR per risolvere la causa o a partecipare ad una sessione informativa sul ricorso alla mediazione.
Se le parti accettano di partecipare al processo di ADR la Corte può stabilirne il termine e provvedere come occorre per facilitare questo processo e renderlo efficace.
La richiesta di un procedimento ADR può essere fatta da una parte tramite mozione che va notificata alla o alle altri parti e puà essere fondata, salvo che la Corte non disponga diversamente, su un affidavit giurato.
Infine la Corte Suprema o l’Alta Corte, nella decisione sulle spese, può, se lo ritiene giusto, tener conto del rifiuto o della mancata partecipazione di una parte senza una buona ragione ad un processo ADR.
La formazione dei mediatori in Irlanda non rientra nell’ambito di competenza dello Stato.
La formazione è fornita principalmente da organizzazioni del settore privato ed è svolta da professionisti a proprie spese.
Tuttavia, parte del mandato del Family Support Agency di cui abbiamo parlato più sopra, è proprio quello di fornire formazione di mediazione familiare.
Al fine del completamento della formazione, i candidati effettuano un corso di 60 ore e sono soggetti ad una rigorosa procedura di selezione. The Mediator’ Institute of Ireland[39]accredita i corsi di formazione.
In Irlanda l’accordo derivante da una mediazione può essere in generale eseguibile, al di fuori delle ipotesi di mediazione previste dalle leggi, se le parti hanno inteso creare rapporti giuridici; in caso contrario può non essere vincolante: tutto dipende dunque dalla volontà delle parti; come vedremo la nuova legge sulla applicazione della direttiva 52/08 aggiungono dei precetti in materia di esecuzione.
In generale, la mediazione non è gratuita; il pagamento è oggetto di un accordo tra il mediatore e le parti.
Tuttavia, il Family Mediation servicee The Equality Tribunal forniscono un servizio gratuito.
Il 16 novembre 2010 è stato pubblicato il progetto di legge sulla mediazione e conciliazione[40].
A seguito di tale pubblicazione la Law Reform Commission ha predisposto una relazione con delle raccomandazioni che sono indubbiamente molto interessanti anche per il nostro ordinamento.
La Commissione rileva che la legislazione secondo le linee guida del progetto di legge della Commissione di Mediazione e Conciliazione dovrebbe definire chiaramente che cosa si intende per mediazione e per conciliazione, precisando quelle che sono le differenze tra i due strumenti (il progetto stabilisce che un mediatore può aiutare le parti a raggiungere un accordo, mentre un conciliatore può anche fare una proposta alle parti per risolvere la controversia).
I principi chiave della mediazione e di conciliazione dovrebbero essere specificati epressamente: essi sono la volontarietà, l’autodeterminazione delle parti; la riservatezza della procedura; anche la qualità della procedura deve essere garantita da norme chiaramente definite.
La mediazione e la conciliazione devono poter essere avviate anche: (a) indipendentemente da procedimenti giudiziari o (b) da quando un giudice li suggerisce, dopo che è iniziato un procedimento giudiziario.
Qualora le parti includano una clausola di conciliazione o di mediazione in un contratto, il giudice potrebbe aggiornare i procedimenti giurisdizionali, come è avvenuto in un caso davanti alla High Court nel 2009[41].
Il governo dovrebbe assumere un “impegno di ADR”, in base al quale i Ministeri e gli Enti statali siano tenuti ad esaminare l’opportunità di un tentativo di mediazione o di conciliazione nei casi opportuni prima di avviare un procedimento giudiziario[42].
Le parti dovrebbero, in generale, corrispondere quote uguali dei costi della mediazione o della conciliazione.
Ci dovrebbe essere un codice di buona pratica per mediatori e conciliatori, che stabilisce requisiti dettagliati, sulla base di standards internazionali riconosciuti, che riguardi anche i requisiti per la formazione.
Nelle controversie di diritto di famiglia, i genitori e i tutori potrebbe accettare un “piano di genitorialità” che permetta di definire il programma di cura di giorno in giorno e le modalità di contatto con i figli, sulla base dei migliori interessi dei bambini.
In una controversia sorta dopo le cure mediche, gli operatori sanitari (come medici, dentisti e infermieri) dovrebbero essere in grado di fare delle scuse senza che questo costituisca ammissione di responsabilità legali.
Altre aree emergenti di ADR dovrebbero essere affrontati nel Codice di buone pratiche, tra cui le pratiche collaborative, in cui consulenti professionali possano attivamente assistere e consigliare le parti/i clienti in modo da raggiungere, su base volontaria, un accordo reciprocamente accettabile per risolvere le loro controversie (anche in riferimento alle controversie di diritto di famiglia).
Il progetto è rimasto tuttavia tale, ma il 5 maggio 2011 è stata adottata la normativa di attuazione della direttiva 52/08[43]che è entrata in vigore il 18 maggio 2011.
Si applica alle controversie tansfrontaliere che fossero di competenza della High Court, della Distric Court e della Circle Court[44].
Una Corte in un procedimento che concerne una relativa disputa, su richiesta di qualcheduna delle parti o d’ufficio, può, quando lo consideri appropriato e avuto riguardo a tutte le circostanze del caso, ordinare che il processo o qualsiasi problema ad esso interno sia aggiornato per il tempo che la Corte stima conveniente e— a) invitare le parti a ricorrere alla mediazione per comporre o risolvere la loro controversia o problema,
b) e quando le parti vi acconsentono, sottoporre il procedimento od il problema a tale mediazione[45].
Il giudice per la stessa finalità può invitare le parti a partecipare ad una sessione informativa di mediazione[46].
Se le parti decidono di ricorrere alla mediazione la Corte può dare degli ordini od altre indicazioni che possano facilitare l’uso efficace della mediazione[47].
Fatto salvo il comma 2 che segue, un mediatore od una persona coinvolta nell’amministrazione della mediazione non sono obbligati a testimoniare in procedimenti civili o commerciali o in un arbitrato relativamente ad una questione derivante da o connessa con una mediazione[48].
Le persone sunnominate possono essere obbligate a deporre nel caso in cui a) si manifesta una contrarietà all’ordine pubblico, e in particolare sugli aspetti della politica pubblica in materia di (I) protezione dei bambini, o (II) prevenzione di danni fisici o psicologici ad una persona, per le prove siano trattenuti, o (b) è necessario ai fini della applicazione o attuazione di un accordo ai sensi del presente regolamento[49].
In deroga al comma 1 quando le parti di una mediazione lo consentano per iscritto, le persone sunnominate al primo comma possono testimoniare in un procedimento civile o commerciale o in un arbitrato relativamente ad una questione derivante o collegata a quella oggetto della mediazione[50].
Ai fini del regolamento la mediazione ha inizio con la nomina del mediatore e termina quando il mediatore stabilisce che è finita o si è conclusa[51].
Quando le parti concludono un accordo in seguito all’uso della mediazione all’interno del contesto processuale essi, o uno di essi con il consenso degli altri, può rivolgersi al giudice per ottenere un’ordinanza che faccia dell’accordo norma della corte e tale ordine è esecutivo nei confronti delle parti o di alcuno di esse[52].
Quando le parti concludono un accordo fuori dal contesto del processo essi, o uno di essi con il consenso degli altri, possono rivolgersi al Master dell’Alta Corte[53] per ottenere un’ordinanza che faccia dell’accordo norma della corte e tale ordine è esecutivo nei confronti delle parti o alcuno di esse[54].
Quando la domanda concernente un accordo extra processuale si riferisce all’esercizio della potestà genitoriale nei confronti di un bambino, o al mantenimento, il Master dell’Alta Corte può ordinare che l’accordo possa considerarsi come un’ordinanza della Corte Distrettuale e costituisca titolo esecutivo nei confronti delle parti o di una di esse e conseguentemente
un ordine che deve considerarsi “ordine antecedente” si sensi della Family Law[55].
Ciò significa che l’ordine diviene uno dei provvedimenti che si possono adottare in materia di diritto di famiglia[56].
Il Giudice o il Master dell’Alta Corte non possono adottare un’ordine concernente l’esercizio della potestà genitoriale nei confronti di un bambino, o il mantenimento quando i termini dell’accordo sono in contrasto con la legge dello Stato o se la legge dello Stato non prevede che l’accordo sia suscettibile di divenire titolo esecutivo[57].
Se la domanda inerente l’esercizio della potestà genitoriale nei confronti di un bambino, o il mantenimento è proposta da una sola parte, Il Master dell’Alta Corte può richiedere alla parte che non ha effattuato la richiesta di dimostrare tramiteaffidavit od altro strumento, il proprio consenso[58].
La domanda che precede deve essere effettuata entro sei anni dalla data in cui il mediatore informa le parti per iscritto che la mediazione si è conclusa[59].
Ai fini della decorrenza di qualsiasi periodo di tempo[60], non si computa quello decorrente dal giorno in cui la controversia è sottoposta alla mediazione ed i 30 giorni successivi alla conclusione del processo di mediazione[61].
Il mediatore informa le parti per iscritto del momento in cui la mediazione si conclude[62].
La conciliazione in Irlanda è un processo simile alla mediazione in cui un conciliatore cerca di facilitare il raggiungimento di una soluzione tra le parti.
Il Servizio di conciliazione della Commissione per i rapporti di lavoro (The Labour relation Commission[63]) si interpone, di solito tramite una richiesta dei sindacati, in materia di lavoro per fornire un servizio neutrale, gratuito, veloce ed equo a favore delle parti in causa verso una soluzione concordata e amichevole.
Sul suo sito vi è un bellissimo form in cui si possono dettagliare tutti gli aspetti del rapporto di lavoro in contestazione.
Controversie e reclami un materia di lavoro possono anche essere deferiti anche al Right Commissioner Service[64].
Il maggior numero di casi gestiti riguardano le relazioni industriali, la legge sul pagamento dei salari, la legge sull’orario di lavoro, il licenziamento senza giusta causa.
Un dipendente (o sindacato cui il lavoratore appartiene, con il consenso del dipendente) può presentare un reclamo ad un Servizio del Commissario dei diritti, ma prima deve informare il datore di lavoro che intende effettuare tale reclamo.
Il Servizio assegnerà il caso ad uno dei commissari.
Le audizioni sono informali e sono tenuti in privato, fatta eccezione per le udienze che riguardano il pagamento delle retribuzioni, che si svolgono in pubblico, a meno che il Commissario dei diritti non decida altrimenti.
Le udienze si svolgono a Dublino presso i locali della Labour relation Commission, ma si possono svolgono in altre parti del paese in caso di necessità.
Il Commissario può chiedere ad entrambe le parti di fornire una breve descrizione del proprio caso prima dell’udienza.
All’udienza ripropone la stessa richiesta e può fare delle domande. Le parti possono esprimere osservazioni sulla presentazione delle reciproche posizioni.
Ogni parte può indicare dei testimoni per l’udienza. Il Commissario può anche relazionarsi con ciascuna delle parti separatamente e così valutare la possibilità di giungere ad una soluzione della controversia.
A seconda del tipo di norma invocato il Commissario dei diritti emette una raccomandazione o una decisione. Tutte le raccomandazioni e le decisioni sono di norma vincolanti.
Se una soluzione concordata non è possibile, il Commissario dei diritti emetterà una raccomandazione in merito alla controversia che sarà inviata alle parti entro un paio di settimane dall’udienza.
In questa fase, ciascuna parte può presentare appello contro la raccomandazione, a secondo delle norme coinvolte[65], alla Labour Court o al Tribunale del lavoro (Employemen Appeals Tribunal dettoEAT)[66]che peraltro può essere contattato anche direttamente[67].
Nella maggior parte dei casi, il Commissario dei diritti ha sino ad ora preso una decisione o una raccomandazione a favore del ricorrente.
In Irlanda, infine, tutte questioni inerenti le lesioni personali comportano innanzitutto una richiesta al The Injures Board (Il Consiglio degli Infortuni) che precede quindi l’azione giurisdizionale[68].
Il Consiglio degli Infortuni è un organo istituito dalla legge che prevede una valutazione indipendente del risarcimento dei danni per gli infortuni sul lavoro, i sinistri automobilistici e gli incidenti derivanti da responsabilità pubblica.
Questa valutazione è fornita sulla base di rapporti medici, senza la necessità per la maggior parte dei casi di sostenere ulteriori costi.
Se del caso, il Consiglio degli infortuni valuterà l’importo del risarcimento dovuto alla parte lesa.
Se entrambe le parti concordano nella valutazione, allora si verifica la cessazione del contendere.
In caso contrario, il Consiglio degli infortuni rilascerà alla parte lesa l’autorizzazione di procedere giudizialmente.
*Il contributo è tratto da Carlo Alberto Calcagno, Sistemi di composizione dei conflitti, vol. III, Le esperienze straniere, pp. 319 16 e ss. In corso di pubblicazione. Tutti i diritti sono riservati
In realtà il Finacial Ombudsman nasce dalle ceneri dell’Insurance Ombudsman of Ireland che è stato fondato nel 1992. Cfr. Università di Loviano, Irlanda, National reports – 15 November 2006, in http://ec.europa.eu/consumers/redress_cons/adr_en.htm#coop.
(a), se ritiene opportuno farlo, e
(b ) se le parti in causa acconsentono,
con ordinanza rinviare il procedimento per consentire alle parti di esaminare se una o tutte le questioni oggetto della controversia possono essere risolte mediante arbitrato.
(2) Quando un giudice decide ai sensi del comma (1), l’aggiornamento sarà disposto per il periodo che il tribunale ritiene opportuno.
(3) Le parti del procedimento, prima della scadenza del termine di cui al comma (2) o alla scadenza, informano il giudice del procedimento civile in questione se è stato raggiunto un accordo o se una o tutte le questioni oggetto della controversia dovrebbero essere trattate in arbitrato.
(4) Se tale accordo è stato raggiunto, l’accordo deve essere considerato come un accordo arbitrale ai fini della presente legge.
(5) Il giudice, nei confronti di un accordo di cui al comma (4) –
(a) se l’accordo riguarda tutte le questioni oggetto della controversia, deve disporre con ordinanza l’estinzione del procedimento e può con lo stessa ordinanza, pronunciarsi sule spese del procedimento in quanto lo ritenga opportuno, o
(b) quando l’accordo riguardi una parte ma non tutte le questioni oggetto della controversia, può fare una simile ordinanza prevedendo l’estinzione del procedimento in quanto lo ritenga opportuno.
(6) Se nessun accordo è stato raggiunto il giudice può fare ordinanza, in quanto lo ritenga opportuno, in relazione alla prosecuzione del procedimento.
(7) Questa sezione costituisce aggiunta e non sostituzione di qualsiasi potere di un giudice di aggiornare un procedimento civile dinanzi a lui.
La traduzione della norma dalla lingua inglese è operata dello scrivente.
Cfr in materia da ultimo anche il S.I. No. 361/2010 — Rules of the Superior Courts (Arbitration) 2010.
Quando un Resistente è una società, piuttosto che un individuo, è importante accertare la denominazione corretta della società. Cfr. amplius http://www.courts.ie
[27] Tra gli organi prescritti che possono esprimere un mediatore che operi per il Tribunale rinveniamo:
- Friary Law.
- Mediation Forum-Ireland.
- Mediators Institute Ireland.
- The Bar Council.
- The Chartered Institute of Arbitrators Irish Branch.
- The Law Society of Ireland.
- The International Centre for Dispute Resolution.
(a) quando la conferenza di mediazione non ha avuto luogo, l’indicazione dei motivi per cui essa non ha avuto luogo, o
(b) se la mediazione di una conferenza ha avuto luogo-
(I) una dichiarazione dalla quale risulti se un accordo è stato o meno raggiunto, e
(Ii) quando c’è stato un accordo, una dichiarazione dei contenuti del documento firmato da parti.
(2) Una copia di una relazione redatta ai sensi del comma (1) deve essere consegnata a ciascuna parte al tempo stesso in cui viene presentata al tribunale ai sensi del comma 1.
(3) Al termine, il giudice può-
(a) sentite le osservazioni da o per conto delle parti in causa, e
(b) qualora ritenga che una parte non abbia rispettato l’ordine attinente alla conferenza di mediazione di cui all’art. 15 (1),
fare un ordine diretto alla parte di pagare le spese del ricorso, o quota parte di costi del processo che il giudice dirige, sostenuti dopo la conferenza di mediazione di cui all’art. 15 (1)”.
La traduzione della norma operata dalla lingua inglese è stata effettuata dallo scrivente.