Era il 2 maggio 1800 (e non il 30 aprile come si trova scritto in loco), tre giorni fa insomma, ma lontani 214 anni.
Si fronteggiavano l’esercito austriaco e quello francese per la conquista di Genova ove dominava la fame, la carestia e la pestilenza.
Gli Austriaci si trovavano sul Forte Fratello Minore i Francesi a circa una ventina di minuti a piedi, erano arroccati in Forte Sperone e dalla parte opposta sul Forte Diamante.
E da Forte Sperone partì l’attacco… ancora oggi ci sono persone con la piccozza e il metal detector che vanno a caccia di reperti bellici
A quella battaglia partecipava un ragazzo di 22 anni che era già esperto di guerra e che aveva seguito un caro e valoroso amico, Giuseppe Fantuzzi.
Entrambi facevano parte della divisione del generale Gazan, Fantuzzi era il suo aiutante per volere del generale Massena.
Giuseppe Fantuzzi morì colpito in piena fronte a soli 38 anni.
Il suo amico più giovane dopo una salita che mette a dura prova i polmoni (si trovava in Forte Diamante e non oso pensare quanto pesassero le armi!) venne ferito ad una gamba da un colpo di fucile, proprio sulla spianata di fronte al Forte Fratello Minore.
Vinsero i Francesi e si salvò miracolosamente per trovare ospitalità presso i conti Pallavicini.
Qui scrisse convalescente la famosa ode A Luigia Pallavicini caduta da cavallo.
Sto parlando ovviamente di Ugo Foscolo che celebrò l’amico Fantuzzi un anno dopo nell’orazione a Giuseppe Bonaparte con queste parole:”O voi che dai ricuperati colli di genova accompagnaste alla sede degli eroi lo spirito di Giuseppe Fantuzzi. Gridate voi tutti! Forti, terribili, ed a generosa morte devoti furono i nostri petti benché pochi, ignudi e spregiati”