L’Italia possiede, come è noto, un registro statale che è pubblico in relazione a organismi di mediazione[1], enti di formazione[2], mediatori[3] e formatori[4].
All’8 agosto 2015 sono censiti 18528 mediatori, 602 organismi di mediazione (di cui 130 cancellati), 226 enti di formazione (di cui 41 cancellati) e 931 formatori.
E dunque gli organismi di mediazione attivi sono 472 e gli enti di formazione 185. Questi numeri non si ritrovano in alcun paese europeo.
Dal registro italiano si possono ricavare utili informazioni, ad esempio in relazione alla preferenza dei mediatori per organismo: il regolamento ministeriale consente l’iscrizione sino a 5 organismi, ma a quanto pare non sono stati molti ad iscriversi a due o più organismi; il 90,18% dei mediatori ha optato per un solo organismo.
Il dato potrebbe aprire a diverse considerazioni. Ad esempio si potrebbe notare che tra i mediatori e gli organismi c’è un vincolo fiduciario molto solido e dunque le norme e le circolari sulla incompatibilità che tendono ad evitare che un soggetto possa agire come rappresentante od assistente presso l’organismo di cui è mediatore, non sembrano tener conto della realtà del fatto.
In altre parole se 17610 mediatori non hanno inteso proporsi ad altri organismi significa che per varie ragioni hanno piena fiducia soltanto nel proprio: non si comprende pertanto per quale bizzarro motivo nella qualità di rappresentanti od assistenti dovrebbero scegliere un altro organismo e mettere i propri clienti in mano ad un ente che non conoscono o di cui non hanno fiducia, tenendo presente che c’è pure un vincolo di competenza territoriale che restringe le opzioni possibili.
Il CNF ha precisato in un comunicato stampa un paio di giorni fa che “Il Guardasigilli ha confermato inoltre che, così come già richiesto dal CNF, sarà oggetto di immediata rivalutazione qualsiasi interpretazione destinata a comprimere in maniera ingiustificata la operatività degli organismi di mediazione degli Ordini, e l’attività in essi svolta dagli avvocati“.
Vedremo se alle parole seguiranno i fatti. Intanto la tabella che segue si diffonde sul particolare della diffusione dei mediatori negli organismi.
Organismi | Mediatori | Percentuale |
0 organismi | 100 | 0,53% |
1 organismo | 16.710 | 90,18% |
2 organismi | 1487 | 8,02% |
3 organismi | 187 | 1,00% |
4 organismi | 35 | 0,18% |
5 organismi | 8 | 0,04% |
6 organismi | 1 | 0,05% |
Totale | 18528 |
Mi pare poi curioso che siano iscritti nel registro ben 100 mediatori che non appartengono ad alcuno organismo: l’unica ipotesi che mi sento di fare è che una volta iscritti i loro organismi siano venuti meno; se non fosse così vorrebbe dire che iscrizione al registro e pratica della mediazione sono fattori distinti. Quest’ultima ipotesi comporterebbe la fine della mediazione amministrata che peraltro da molti è auspicata
Un altro dato interessante riguarda la distribuzione dei formatori per ente di formazione.
Il dato più rilevante credo riguardi il fatto che il 73,89% dei formatori hanno scelto un solo ente di formazione. Qui però la percentuale va vista a rovescio nel senso che la formazione italiana in mediazione appare circoscritta ad una trentina di nomi (peraltro molto conosciuti nell’ambiente) che dunque hanno anche una responsabilità in merito. Qui sotto si può trovare il dettaglio numerico.
1 ente di formazione | 688 | 73,89% |
2 enti di formazione | 121 | 12,99% |
3 enti di formazione | 53 | 5,69% |
4 enti di formazione | 31 | 3,32% |
5 enti di formazione | 18 | 1,93% |
6 enti di formazione | 8 | 0,85% |
7 enti di formazione | 4 | 0,42% |
8 enti di formazione | 2 | 0,21% |
10 enti di formazione | 1 | 0,10% |
11 enti di formazione | 2 | 0,21% |
14 enti di formazione | 2 | 0,21% |
17 enti di formazione | 1 | 0,10% |
Totale | 931 |
Concludo con una considerazione sull’età dei mediatori.
Da un campione di 1000 mediatori italiani risulta che hanno un’età compresa tra i 31 e i 61 anni. Il numero dei mediatori più rilevante riguarda coloro che hanno 39, 40 e 50 anni.
Le considerazioni che in passato sono state fatte, specialmente da una parte dell’avvocatura, in merito all’inesperienza dei mediatori sono quindi del tutto prive di fondamento.
[1] https://mediazione.giustizia.it/ROM/ALBOORGANISMIMEDIAZIONE.ASPX
[2] https://mediazione.giustizia.it/ROM/AlboEntiFormazione.aspx
Carissimi, l’eccezionale numero degli Organismi di Mediazione, di Mediatori, Enti di Formazioni e Formatori (pratici e teorici) presenti in Italia, è curioso e prendo atto che tali numeri si sono ridimensionati nel corso degli anni…
Il problema è il livello di consapevolezza, delle nozioni e soprattutto dell’abilità dei mediatori a condurre un procedimento di Mediazione e dei Formatori a formare mediatori.
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Il termine “curioso” mi pare davvero appropriato.
Un caro saluto Arik.
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Grazie!
Allora il gap tra il messaggio inviato e quello ricevuto/percepito è ridotto al minimo… bene!
Grazie ancora!
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