Nel 1866 nel Regno d’Italia venne fatto il censimento della popolazione al 1861.
La popolazione complessiva era di 21.777.334 (più o meno un terzo di quella attuale che ammonta a 59.433.744).
Il 99,75% era di religione cattolica (eravamo il paese che aveva maggior numero di cattolici in Europa).
La lingua utilizzata era quella italiana , ma c’era anche chi parlava inglese, francesee tedesco (attualmente gli stranieri vengono da 169 paesi).
Che lavoro facevano?
Agricoltura (8408631),
Senza occupazione (7850574)
Industria (3762301)
Possidenti (804437)
Professioni liberali (534185)
Domestici (473574)
Pubblica Amministrazione (370641)
Poveri (305343)
Ci fu in quell’anno una emigrazione all’estero di 185.000 persone.
Il censimento riguardò poi gli infermi apparenti, ossia i ciechi ed i sordomuti perché all’epoca si credeva che i sordomuti ed i ciechi fossero soggetti a sciagure spirituali e che dunque necessitasse una indagine.
Erano in totale 40.000 (per lo più maschi), in gran numero in Piemonte e Liguria, ma con record nelle province napoletane a causa – si diceva – degli ardori del sole. Non si parlò di altri infermi e dunque si potrebbe concludere che all’epoca non esistessero tutte le malattie che ci affliggono ora.
Cfr. Statistica del regno d’Italia: Popolazione. Censimento generale …, Volume 3, 1866 in http://books.google.it/books?id=Qh5RAAAAYAAJ&dq=Statistica+in+Lombardia&hl=it&source=gbs_navlinks_s