
L’eremita
A rifletterci è semplice e geniale al tempo stesso…voglio dire… il mondo cambia e mutano gli uomini… tutto sembra diventare più difficile… anche le relazioni in certi momenti della vita appaiono davvero impossibili… Dio è invece immutabile dall’eternità… non ci sono scuse quindi che possano limitare od impedire una relazione con Lui…se non il troppo Amore… che pure non riusciamo a condividere… questa mi pare una cosa strana… non capisco come si possa essere ad immagine e somiglianza di Dio… se poi alla fine non riusciamo a condividerNe i sentimenti… insomma il libero arbitrio mi pare così complicato… se ci pensiamo bene… nemmeno Dio può scegliere, Lui ci ama e basta… e allora come può essere che possiamo scegliere noi, se siamo ad immagine e somiglianza Sua? Come può accadere che abbiamo qualcosa… in fondo… più di Lui, anche se spesso scegliere ci mette così tanto in difficoltà?
Abelardo
Il mare ci sorprende spesso… quando appare calmo ed improvvisamente si scatena… può prendere la nostra vita… anche questo è misterioso se ci pensi bene… che l’acqua possa essere fonte di vita e di morte al tempo stesso… l’Universo è ambivalente nelle sue manifestazioni…o almeno così appare agli occhi dell’uomo che non ne può seguire sino in fondo le finalità… ma il giudizio e le riflessioni umane non contano granché… sono per natura limitate…l’uomo spesso non riesce nemmeno a distinguere tra il sogno e la realtà… i fichi d’india pungono, ma contengono al loro interno un frutto prelibato… conquistarlo ferisce le mani, ma ne vale la pena…la porta del dolore può condurre al Sublime…ciò consente di conciliare l’inconciliabile con una semplicità inaudita… le stelle ci possono insegnare… seguono l’orbita eppure brillano tanto che sembrano muoversi in tutte le direzioni…e non certo per effetto della luce divina… la Luce… quella vera, non è una illusione ottica, non ha bisogno della lontananza, né conosce il concetto di vicinanza…lo spazio del Cielo non è come quello del firmamento…e noi possiamo accedere a questa dimensione senza spazio e senza tempo con un semplice sì… Dio nel Suo infinito Amore non poteva agevolare maggiormente il nostro percorso… è davvero un Padre materno… che si accontenta di poco… che gioisce solo per la salvezza del nostro cuore… che potrebbe morire di felicità se non fosse eterno ed immortale… come una madre che riconosce come significante di una vita intera un’unica opera… il suo bambino. Dio sorride con timidezza e verecondia…come se si innamorasse ancora dopo averci concepito e voluto…ora che ci vede rinascere a nuova vita… ora che ci ha regalato la libertà di nascere ancora, che Lui non possiede perché è eterno… è difficile rinascere, perché questa volta a partorire siamo noi, non la nostra mamma… ci autogeneriamo a nuova vita se accettiamo il dolore della separazione da un’esistenza che ci incatena con tutte la sue seduzioni…è questione di un attimo… tagliare uno sterile cordone ombelicale che ci ha soltanto avvelenato l’anima… e per fortuna l’anima ha i suoi antidoti. Ma noi dobbiamo bere alla coppa del rinnovamento… diversamente ci sarà una sete inestinguibile, perché l’infinito non può che nutrirsi di infinito… chiedi le chiavi del Cielo e girale nella toppa, non rimarrai deluso… l’Amore ti attende come non avresti creduto, come non avresti nemmeno potuto concepire nel più roseo dei tuoi sogni… stendi le braccia ed attraversa la porta…non c’è argine alla Luce perché il Fiume non bagna le campagne… le innonda ed è un tutt’uno col frutto che è già nato…Amati a lungo, come Ti ama Dio e con Dio, non potrai trovare miglior compagno perché sei tu stesso che oramai ti ami dall’eternità.
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