Abat-jour
Accanto al mio
mille fantasmi
dormono solitari.
Stantio si spande
l’odore donato e
ricevuto dell’assenza
in questa notte
silente e muta
che assidera
i baci dimenticati.
Non so davvero
perché mani dissociate
accarezzino sagome
immaginarie che non cerco
prigioni del futuro
che non saranno.
Il sonno solo
mi fu compagno
e questo lume
che non conosce
il tremolio del vento.
Nell’assenza
All’oscuro di te
aggiungo olio
alla lucerna e
illumino il cuscino
su cui dimori
tra i tuoi sogni.
Dell’oggi
i ricordi si perdono
nel grembo
della notte.
La speranza
del domani
è già paura,
angoscia perpetua
come la vita
(forse la morte)
di addormentarmi
ancora
senza te.