L’eremita
Gli Angeli soffrono per le nostre privazioni? Voglio dire…come reagisce l’Angelo custode quando si rende conto che la nostra vita è in pericolo oppure che la stiamo buttando via…oppure che so…che stiamo patendo la fame o la povertà…che ogni nostro sforzo è vano…che siamo depressi e soli… vecchi ed abbandonati…malati e agonizzanti…
Abelardo
Te l’ho detto… gli Angeli pregano Dio con un fervore che non può rimanere inascoltato…
L’eremita
Sì…ti ho sentito…ma il mio cuore è rimasto sordo e perplesso, dato che i risultati delle Loro preghiere non mi sembrano poi così clamorosi…scusa il sarcasmo, ma a me pare che il mondo sia composto da tanti piccoli Giobbe…anonimi però, perché di Giobbe lodiamo ancora la pazienza, di loro invece…mi sembra che siano tanti steli secchi tutti uguali, tanto uguali che nemmeno il vento riesce a distinguere…
Abelardo
Da una persona come te mi aspettavo davvero meno luoghi comuni…dei luoghi comuni hanno bisogno coloro che non credono… per illudersi di essere sulla strada giusta…ma senza Dio non può esistere una strada giusta…senza Dio c’è il buio…anche se ci sono le stelle e la luna…anche se conoscessimo tutte le rotte del’universo ed avessimo astronavi così potenti da raggiungerle…non potremmo aggiungere un solo secondo alla nostra vita…ma Dio lo può…ecco di che cosa si interessano gli Angeli, della nostra Vita…quella eterna…non pregano di certo per le nostre necessità terrene… sarebbe ridicolo visto che esse durano lo spazio della vita di una farfalla di fronte al Tempo che conta… non è questo il Loro compito…Dio è stato chiaro nel Paradiso terrestre, dolorosamente sincero con l’uomo e non ha inviato gli Angeli a mutare il destino dei figli di Adamo… semmai ha inviato Cristo che ci ha insegnato a morire in santità, non certo a soddisfare i bisogni del corpo che in Lui non è mai stato così maltrattato e fragile…Cristo ci ha chiesto di perdonare e gli Angeli pregano Dio di infonderci la forza…la forza di staccarci dalle esigenze effimere e di perdonare chi ci ostacola nel percorso terreno…anche perché spesso, seppure inconsapevolmente, non fanno altro che il nostro bene…ma non è facile comprenderlo… ci vogliono dei traduttori celesti che sappiano riportare a Dio il linguaggio delle cose per quel che è… per quel che veramente ci sta facendo…non è facile interpretare i fatti per chi non si sente un destinatario privilegiato…per chi si sente un escluso… e così gli Angeli pregano Dio quasi per ricordare a Lui che c’è un progetto…
Ed il progetto è soprattutto condivisione… gli Angeli pregano l’umano ed il Divino affinché condividano la Salvezza…perché Dio non può salvarci se non lo desideriamo dal profondo del cuore…ed ogni nostra preghiera fa da eco in un certo qual modo a quella celeste… c’è l’armonia tra le corde, il suonatore e la cassa armonica…così nasce la musica, la melodia che vince la morte.
L’eremita
Insomma mi vuoi dire che avremo un Angelo custode anche in Cielo e che questa è solo una breve ed insignificante tappa?
Abelardo
Pensa di essere sul ponte di una grande nave in mezzo alla tempesta… e che il sole non stia più nel Cielo…che non esistano le stelle…né le carte di navigazione, e nemmeno le bussole o i sestanti…se ti accadesse di trovarti in una situazione simile che cosa faresti? Ti lamenteresti con Dio o cercheresti di sopravvivere? Io credo che ti ingegneresti per sopravvivere pur avendo la sensazione che il tuo destino non dipenda da te… che la nave insomma non debba affondare per non pregiudicare definitivamente i tuoi sforzi…
Se ben ti ricordi all’inizio dei Tempi c’era il buio…il buio circonda ancora la luce… e la luce ha bisogno di una nave solida per sorreggere chi ha intrapreso il cammino luminoso…la nave si muove in questo percorso infinito e la Salvezza non può certo dipendere da un breve tratto di mare e dalla nostra caparbietà… ci vogliono dei marinai capaci che sappiano eseguire gli ordini del comandante con sollecitudine ed il massimo zelo… questi sono gli Angeli, mentre noi siamo solo fragili passeggeri di un eterno viaggio. Non possono certo evitarci il mal di mare se abbiamo bevuto e mangiato troppo… possono solo indicarci il pane secco e le acciughe sotto sale… ma sta a noi credere e vivere nell’impossibile semplicità.