L’eremita
Pensi che i nostri desideri possano essere d’aiuto per la nostra salvezza?
Abelardo
Dire che dipende dai desideri sarebbe troppo semplice…anche se è incontestabile…a me sembra che tu voglia sapere qualcosa di più, o sbaglio?
L’eremita
Hai ragione…io sto pensando al “desiderare” di per sé… mi piacerebbe sapere se nel mondo di là quelli che qui sono soltanto desideri valgono qualcosa di più…insomma se si possono toccare anche i sogni che uno ha fatto in vita o se è tutto dimenticato e vano.
Abelardo
Ti posso dire che i desideri irrealizzabili valgono assai di più…non dico quelli irrealizzati…mi segui? Dico quelli che nel mondo di qui sono impossibili…ma sono pochi, perché spesso anche le ipotesi più improbabili possono trovare un coronamento…qui gioca tanto la fede che uno ha…ed anche l’importanza che viene attribuita al perché siamo qui…io credo che… quando Gesù disse ai suoi discepoli che avrebbero potuto smuovere le montagne si riferisse soprattutto… soprattutto alla loro fede nel disegno provvidenziale, non in astratto, ma in concreto…alla loro vita in definitiva, così com’era nuda e cruda, ma cucita da Dio.
Solo ciò che è davvero impossibile può avere una consistenza agli occhi del Signore, perché l’uomo non avrebbe potuto fare granché…ciò che è realizzabile ha invece già avuto la sua ricompensa…l’uomo può mettersi in gioco e se non lo fa…significa che ha trovato ben di più nella rinuncia o nell’autocommiserazione.
Guardati bene dal distinguere ciò che sta in tuo potere da ciò che non lo è e non perdere tempo a sognare la realtà, sarebbe un doppio sonno davvero difficile da gestire…e da quel che mi pare tu corri un serio pericolo…
Certo Dio ha voluto che sognassimo e desiderassimo, è innegabile, ma non che indugiassimo più del dovuto…il sogno serve a progettare, ma il progetto non deve rimanere sulla carta in preda al tempo, diversamente si scolorisce e presto verrà dimenticato: spesso fa più male dimenticare un sentimento che un volto…ricordatene…
L’eremita
Non capisco… poco fa dicevi che la rinuncia è una cosa bella…ora al contrario affermi che non si deve indugiare e che chi rinuncia ha la già la sua misera ricompensa
Abelardo
A dire il vero io parlavo della rinuncia a qualcosa che non si può ottenere: il dolore che si prova in questo caso è assai gradito a Dio, per questo ti dico che i desideri impossibili saranno più valorizzati e troveranno coronamento.
vorrei dire anche io che la foto è bellissima ed assai azzeccata:il falco è un po’ come ognuno di noi, come l’eremita che va alla ricerca dei suoi sogni, che cerca di realizzarli quanto più alti è possibile. Ma perchè un sogno sia bello ci vuole l’azzurro del cielo ed il verde e il marrone degli alberi, ci vogliono occhi che ci stanno a guardare e che pregano per noi perchè hanno cara la nostra vita e quando non ci vedono tornare al nido sono preoccupati…il falco non è mai solo, per fortuna! Come non lo siamo noi. C’è sempre qualcuno, qualcuno che abbiamo cercato a suo tempo e a cui abbiamo offerto il nostro cuore, pronto ad accoglierci sempre e sempre vegliante su di noi. … fosse anche solo il Padre che è nei Cieli!
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il fatto è che un progetto di vita ha senso solo se condiviso…penso alla vita coniugale, al progetto genitoriale, al progetto che abbiamo sulla nostra professione:è importante condividere il progetto se vogliamo crescere, se vogliamo che durante i fallimenti ci sia qualcuno pronto a sostenerci e nelle gioie ci sia sempre qualcuno che possa godere dei nostri successi…così è in tutti gli aspetti della vita. rossana
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Com’é difficile dare un valore ai nostri progetti, ancora piú difficile é il dover insegnare questo valore ai nostri figli, per fortuna al mondo ci sono professori come voi, guide spirituali come voi, che renderanno il mio compito un pó piú facile. Credo che i progetti fini a noi stessi portino alla solitudine mentre quelli fini al prossimo creino legami indissolubili e cerchi che espandono all’infinito…chissá, forse il falco nella sua perfezione di volo si sente molto solo…grazie a tutti di esistere
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in questi casi, quando sembra che il nostro progetto non corrisponda a quello del Padre, entra in gioco la nostra capacità di affido! Non significa rinunciare al nostro progetto, ma signific
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mi lascio prendere dal progetto, dal progetto che noi abbiamo sulla nostra vita, spesso non sempre in accordo sul progetto che Dio ha su di noi…tante volte desidereremmo ottenere traguardi che invece ci sono preclusi e non ne capiamo il motivo…in questo sta l’avere fede. Salvatore
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non possiamo ottenere la perfezione dei santi, ma i santi poi non erano uomini come noi? Hanno solo avuto un progetto di viat che hanno seguito con coerenza, con i loro alti e bassi, ma Dio ha sempre misericordia, quindi è giusto che ognuno di noi, ragazzi compresi, sappia che la santità è a portata di mano, nella nostra fatica di tutti i giorni, nelle cadute, nel peccato…abbiamo sempre la possibilità di riscattarci…e questo è bellissimo!
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l’unico desiderio sarebbe quello di vivere secondo i comandamenti…di fatto credo che sia questo il desiderio che proprio a causa del peccato l’uomo non può mai pienamente realizzare…ma il progetto di vita può tendere a ciò…caduta dopo caduta, ma può tendere a ciò. Buon lavoro a tutti
P.S. ancora una bellissima fotografia! Complimenti!
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non ho molto da offrirvi oggi, se non il sogno che il mio bimbo guarisca…è un progetto anche questo, è un’offerta al signore anche questa…forse questo sogno si realizzerà qua, o forse no, forse saremmo privati per sempre della felicità…io so solo che una cosa è la teoria euna cosa è la pratica, la quotidianità, la fatica con cui ti trovi a fare i conti tutti i giorni. Ci sono giorni in cui affidarsi è più facile, altri in cui fai a pugni con Dio…il progetto è quello di tenere duro, di aver fede, ma credetemi…non è affatto così facile. Tiziana
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no Prof:….abbiamo capito! Niente cera e piume…solo un progetto che abbia un senso. Un progetto di vita! Un abbraccio forte…andiamo a lezione. Fede e Carlotta
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bella anche questa foto, questo falco che si staglia alto, la Bellezza che desideriamo e che solo in cielo, in Cielo raggiungeremo:molto significativa questa immagine. Poter volare come quel falco è impossibile per noi, ma la sua libertà, la sua perfezione nel volo, quel librarsi armonico nel creato ci attira irrefrenabilmente…è alto, il falco, più vicino a Dio. Ed allora, ragazzi, che faccio? Mi costruisco ali come Icaro?
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Non è mai facile affidarsi completamente a Dio, sentire dentro di sè che c’è sempre Qualcuno che ci tiene in braccio, anche quando le cose vanno storte e sembrano non avere un senso, anche quando tutti i nostri obiettivi naufragano nel nulla…ma quali sono gli obiettivi? Ecco, bisogna vedere che scopi ci si prefigge qui sulla terra. Possiamo raggiungere fama, successo, potere, possiamo essere appagati da tutto ciò oppure lasciare tutto per andare alla ricerca di qualcosa, di Qualcosa d’altro che forse potrà renderci veramente felici. Questo cammino è bello se fatto in due, se sulla stessa strada ci sono due di noi (del resto “Due di loro erano in cammino”!…) perchè si ha sempre bisogno per raggiungere la Bellezza di condividere il progetto co un compagno di viaggio, per trovarvi conforto e sostegno quando la meta appare irraggiungibile. Il cammino spirituale di ogni uomo è un qualcosa di personale, ma se esso viene condiviso può portare molto frutto e lasciare segni perenni. Filippo
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…e grazie all’obiettivo lo insegui, il falco, lo rincorri, fino a bloccarlo in un fotogramma. Nella vita capisci a un certo punto che il tuo progetto ha una finalità, non solo una finalità terrena, ma anche una finalità ultraterrena, che vale molto di più, ed allora ti concentri su questa….su un qualcosa che sai che non è raggiungibile ora, ma lo sarà un domani, una felicità che non è di questo mondo e che senza la fatica di oggi sarebbe irraggiungibile pure un domani.
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ora le parole che ho letto sono più chiare…ma per ora non ho desideri del genere…la vita mi ha ancora provato poco…penso che il desiderio di Bellezza di cui parla Lei, professore, sia un po’ come quel falco, come un qualcosa di irraggiungibile che puoi “toccare” grazie alla macchina fotografica perchè nella memoria rimanga almeno quell’emozione di averlo visto! Siamo proprio esseri fragili e precari! Carlotta
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i sogni che hanno veramente un senso si contano su una sola mano, forse un unico dito. Dipende dalla nostra storia, dall’importanza che abbiamo dato alle cose, ma più di tutto alle persone. Il desiderio di cui parlano i nostri personaggi è forse connesso solo alla Bellezza e la Bellezza si può desiderare qui sulla terra e si può investire tutta una vita per poi raggiungerla nell’aldilà. Solo là, perchè qua è impossibile!Proprio la loro impossibilità qua sulla terra troverà forse una realizzazione piena un domani…non so:io ci spero, la mia fede (che è poca) mi porta a credere che può essere così, che tanti sacrifici oggi saranno un domani ricompensati…poi Dio guarda a fondo nel cuore di ognuno di noi e sa, Lui sa, quanta purezza c’è nel nostro desiderio e se tale desiderio porta infine a Lui!
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oggi capisco poco, mi sento frastornato e confuso come l’eremita….mi sfugge qualcosa! Federico
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