La memoria/L’orologio di Dio


La memoria

Sempre
mi accompagnano
le stagioni
nel ricordo
rinnovato
per costruire
la memoria
di Dio

Meridiana d
L’orologio di Dio

Non ricorda
che l’Amore,
Dio,
e l’amore
scorre
caldo e vorace
fuori dalla clessidra
dove l’infinito
passa e si perde.

Autore: tieniinmanolaluce

Sono attualmente avvocato, mediatore civile e commerciale, formatore di mediatori e mediatore familiare socio Aimef. Per undici anni sono stato docente di letteratura italiana e storia antica al liceo classico. Sono accademico dell'Accademia Internazionale di Arte Moderna. Scrivo da sempre senza privilegiare un genere in particolare. Ho pubblicato diversi libri anche in materie tecniche. Tra quelli letterari ricordo da ultimo: Un giardino perfetto, Poesie 2012-2016, Carta e Penna Editore, novembre 2016. La condizione degli Ebrei dai Cesari ai Savoia, Carta e Penna Editore, aprile 2017 La confessione, Dramma in quattro atti, Carta e Penna Editore, aprile 2017 Ho iniziato questo blog nel febbraio del 2006 e mi ha dato grandi soddisfazioni. Spero continuino anche su questa piattaforma. Tutto ciò dipende fondamentalmente dalla interazione con tutti voi, cari lettori.

14 pensieri riguardo “La memoria/L’orologio di Dio”

  1. Dio legge la nostra memoria che è fatta di macchie bianche e nere, come una scacchiera, Lui si muove senza tempo, mentre noi pesiamo tutte le nostre mosse…la nostra ottica non è la Sua ottica, “ragioniamo” in modi diversi. Noi ragioniamo sul passato e sulla memoria, Dio invece “sente”, percepisce, senza ragionare, solo quanto c’è di buono, sente con che spirito abbiamo fatto le nostre mosse, da quali ragioni esse sono state dettate, se ragioni di cuore o ragioni di interesse…e fa la differenza! Almeno ai Suoi occhi!…ma alla fine dobbiamo renderne conto solo a Lui, no? Non esistono scacchiere immacolate, ma quadratini neri sono presenti in tutte…chi più chi meno. La Sua è una memoria misericordiosa e di questo non dovremmo mai dimenticarcene! Filippo

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  2. il fatto è che spesso fare poesia sul passato significa riflettere sul presente, porre domande a se stessi e agli altri (e questo blog è un exemplum!) sul significato delle cose. Ma la memoria scritta non ha solo un valore individuale, ma universale: la poesia non ricorda esclusivamente per il singolo ma per l’umanità ed in tal modo la memoria individuale e colletttiva costituisce e conserva l’identità dell’individuo, delle società, delle culture – come diceva prima Paolo – e la poesia contribuisce con un apporto fondamentale superando le barriere del tempo, dello spazio e della realtà oggettiva. Buon lavoro e buona giornata a tutti. alessandra

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  3. peccato non ci siano gli studenti:questo post va riproposto a settembre! Faccio un salto a scuola e così passo a salutarvi, sempre lieto di leggervi. Volevo riprendere il discorso di feboapollo sottolineando come il poeta rivive e rielabora l’esperienza oggettiva delle cose attraverso la memoria, che la arricchisce, ne mette in rilievo aspetti nuovi ed insoliti, stratifica significati interiori. In effetti, quante volte squisopra avete riproposto questo processo di straniamento, solo magari riprendendo dal vostro bagaglio culturale un’immagine, un verso e coastruendovi sopra una nuova lirica. In questo modo ricordare non significa solo riportare alla mente ma reinventare, ricreare ciò che è stato attraverso una percezione nuova. E ci siete sempre riusciti in modo egregio! A presto amici miei! Renato

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  4. la memoria è una dimensione importante della vita umana. Sulla memoria delle cose passate si sono costruiti interi sistemi di pensiero, ideologie, teorie, culti, ed è naturale che la poesia attinga a questo patrimonio interiore facendone materia di rappresentazione. Spesso il poeta trasforma il passato mettendo all’opera non solo le sue facoltà razionali ma anche il sogno e l’immaginazione…forse la memoria di Dio è sogno, il Suo orologio è immaginazione, ma mi piace pensare che il nostro passato, il nostro presente e il nostro futuro ha per Dio un valore diverso da quel che abbiamo sinora pensato!

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  5. ..mi collego a quanto detto ora da Rossana…l’amore è contrapposto alla clessidra, al vetro freddo dove dentro scorre un qualcosa che passa e si perde: il tempo non rimane, tempus fugit, a rimanere, a lasciare un segno nella memoria umana è l’intensità di quel presente che bbiamo vissuto, l’intensità che ci ha fatto crescere, cambiare. Torno con piacere a leggere di voi…vi auguro ogni bene. Luciano

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  6. oh! Bentrovati! Mi ha colpito una cosa in particolare: l’amore è caldo e vorace, scorre divorando le cose belle, i momenti belli, se li mangia, se ne nutre, si alimenta di momenti presenti che possano essere significativi per imprimere un segno duratuturo nella memoria di Dio…in questo suo scorrere è duraturo!diventa memoria. Rossana

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  7. peccato che non ci siano gli studenti, perchè questo post sarebbe un tripudio di commenti…basti pensare a Seneca o alle posizioni di Sant Agostino. Mi pare importante sottolineare il concetto di infinito, IN-FINITO:il tempo nella clessidra umana è tale, nel senso che sta nel finito…e cos’è di più FINITO, di più compiuto se non l’amore?Agostino affermava che il tempo non è misurabile, ma è l’anima che muta sulla base dell’esperienze e quindi nell’anima rimangono impressi i ricordi, la memoria: in questo senso Agostino riprende la filosofia platonica nel pensiero cristiano. Senza tempo non ci sarebbero ricordi, senza memoria non ci sarebbe l’anima…Dio non ha un’anima, è Spirito, in quanto tale aleggia in ogni essere umano è anch’Egli IN_FINITO!…e il cerchio si chiude, ed Abelardo prima o poi su questo post dirà la sua! Buona giornata a tutti.

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  8. forse è vero che Dio non ricorda che l’Amore perchè il peccato non lo tange, riguarda solo noi uomini…magari la Sua bilancia ha pesi solo d’amore:Dio dimentica i nostri peccati nel momento in cui ce ne pentiamo e ci giudica solo su ciò che di buono abbiamo compiuto. E la giornata inizia colma di speranza. Grazie. Daniele

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  9. la mia memoria è fatta di immagini, di flash di momenti che lasciano comunque spazio ad una vibrazione nel cuore siano essi momenti belli o brutti. La memoria di Dio non credevo neppure potesse essere concepita dalla mente umana…oggi mi avete sorpreso! Cris

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  10. però potremmo costruire anche noi il nostro Dio con il passar del tempo: le stagioni passano e giorno dopo giorno gli incontri, i doni che ci offre il Signore divrentano per noi memoria, diventano memoria di Dio. In tal modo i nostri ricordi più belli, quelli legati all’e esperienze unicamente d’Amore rappresentano la nostra memoria di Dio, quella che nei momenti di difficoltà ci fa dire: mi sta tenendo in braccio! Quelle esperienze d’Amore sono però anche le ore, i minuti, le stagioni che Dio legge sul quadrante del Suo orologio e corrispondono alla Sua memoria come così bene hanno interpretato gli amici…l’amore non passa inosservato come i secondi…lascia smpre una traccia l’amore vero… tutto ciò che di buono abbiamo fatto al più piccolo dei nostri fratelli l’abbiamo fato a Lui…e Lui non dimentica, ma serba ben stretto questo ricordo nella Sua memoria! …e ciò che ci salva! Alberto

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  11. passa il tempo ma i ricordi vengono rinnovati….ripensiamo sempre ai nostri affetti, a quanto di più caro portiamo nel cuore…forse i ricordi portano un po’ di malinconia, ma questa è la memoria umana…la memoria divina, per nostra fortuna non si perde in cose futili, va dritto alla sostanza…Dio si ricorda di ogni Suo figlio, se ne ricorda ogni giorno, anche se noi non ci crediamo perchè si muore in modi impossibili, perchè il mondo è pieno di ingiustizie, eppure Egli si ricorda…non dimentica nessuno e soprattutto non dimentica quanto Amore, nel Suo nome, è stato fatto sulla faccia della terra…quanto abbiamo pregato per il prossimo, quanto abbiamo sacrificato di noi per Amore dell’altro…dell’Altro. E’ fatta di tutto questo la memoria di Dio…mattone su mattone, pietra su pietra, sasso impregnato d’amore sopra sasso, l’uomo costruisce la sua casa. Il tempo passa, è vero, ma è labile, è inafferrabile…l’amore no: l’amore si offre, si prende, si spande…è contagioso…lascia traccia dietro di sè l’amore…il tempo no:solo rughe e ricordi vani come il fumo.

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  12. L’uomo demiurgo, che costruisce la memoria..la memoria di Dio fatta dalle costruzioni dell’uomo…costruzioni d’amore..è su questo che saremo giudicati:Dio probabilmente ricorderà per ognuno di noi ciò che di Bene è stato compiuto. Torno con grandissima gioia a rileggervi dopo un periodo di vacanza ed è come al solito un refrigerio per il mio spirito. Riccardo

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  13. le stagioni passano e ritornano e si portano via i momenti più belli che forse il nostro cuore non cancella, ma quali sono poi i momenti più belli? Quelli in cui abbiamo voluto bene, quelli segnati dalla gratuità, quelli in cui ci siamo messi a disposizione con l’ascolto, con la parola, con il gesto concreto di chi sa farlo al momento opportuno…queste sono le tappe della vita, questo è segnato sul nostro orologio, quello che Dio legge…le nostre ore sono scandite da questi gesti…è molto bella quest’immagine. Il tempo è infinito, non ha una fine, non è misurabile…l’amore sì! E’ questo mi fa star bene…sapere che Dio non conta le ore, sapere che Dio ha nella Sua memoria ciò che di buono abbiamo fatto, facciamo e faremo, sapere che la Sua memoria è fatta dei nostri gesti d’amore è una grandissima consolazione…ed i vostri sono bellissimi versi! Salvatore

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  14. che gioia ritrovarvi!! e che ritrovo!…non avevo mai pensato al fatto che Dio potesse avere una memoria, una memoria storica, come se per Lui il tempo potesse scorrere…in realtà Dio non ha un orologio, non come i nosri, non come le clessidre degli antichi…avete ragione su questo! La memoria di Dio è fatta d’amore.solo l’amore è ciò che Lui ricorda di ogni Sua singola creatura, quanto amore ciascuno di noi ha dato…con questa bisaccia che di stagione in stagione si riempie o si svuota ci presenteremo a lui e ci giudicherà…non ha importanza il tempo, la quantità del tempo vissuto, ma la qualità del tempo vissuto!..il tempo di per sè si perde, è un qualcosa che noi uomini ci ostiniamo a misurare, a rincorrere, ma la memoria non è fata dal tempo, è fatta dai gesti, dalle parole, da ciò che abbiamo saputo donare e da ciò che altrettanto umilmente abbiamo saputo accettare…questa è la memoria vera! Vi abbraccio forte e con immensa gioia per avermi donato questo nuovo post.

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