<<…Così non può dirsi poesia, semmai solo uno scherzo letterario, un momento di lusus durante il quale si gioca, si scherza con le parole, dando comunque sempre importanza al contenuto, sia esso di riferimento biblico, piuttosto che dantesco o mitologico. C’è anche un minimo di labor limae che non guasta mai, ma rimane a parer mio un dialogo alessandrino! La poesia del resto può vantare diverse sfaccettature ed è bello scoprire che sempre molteplici sono i modi in cui l’animo può esprimere qualcosa di profondo, richiamando magari alla mente qualche immagine che pensavamo nascosta nei meandri dei ricordi. >>
Così scrive la poetessa… E voi che cosa ne pensate?
Da me…
Il conto
Quando Sinone
morì sorrisero
le Parche.
E da Giulia…
La conta
Per la perduta
pecora il pastore
piange