Ogni giorno che abbiamo il privilegio di vivere ci vede artefici di qualche verso da condividere con voi. Di solito una lirica nasce da un’immagine, da un tormento, da un desiderio che si vorrebbe imprimere e stampare per sempre…nasce da un alito di noi che si vorrebbe rendere immortale, per l’illusione di quell’aspetto divino di cui partecipiamo. La replica non è facile: non lo è per vari motivi. In primo luogo perché determinati versi ci dicono cose e trasmettono sensazioni che forse non sono gli stessi di quelli che l’hanno originata…ma fin qui poco male, anzi, più il campo si allarga più ci si arricchisce. In secondo luogo perché è facile cadere nel banale dinanzi a versi universali…questa è stata la difficoltà che io ho avvertito ieri. La mia prima replica infatti è stata una folgorazione…appena Carlo mi ha inviato i suoi versi è subito uscita dalla penna la risposta immediata e fluida. Poi l’ho riletta, ma mi pareva così banale, ma così banale che dinanzi a quel foglio ho provato un senso di impotenza infinita, come si avverte quando si sente forte dentro l’impossibilità di ricambiare in modo degno un dono che ci viene fatto. E’ frustrante, sapete?, veramente avvilente. Ed allora mi son messa a pensare ad un’altra replica, ma non è stato facile perché dovevo occuparmi da sola di sei bambini dagli uno agli undici anni e le immagini andavano e venivano, prendevo la penna e buttavo giù un verso e poi dopo venti minuti lo sostituivo con un altro, cancellavo, riscrivevo…alla fine avevo in mano non una ma due indegne repliche. Perdonatemi, ma per la poesia ci vuole tempo, studio, calma e silenzio…io non sempre vivo in tali condizioni, ma mi pareva un torto ancora maggiore da fare a Carlo e a voi se non avessi risposto per nulla. Ecco il perché di due repliche…accettateci così come siamo, coi nostri limiti, i nostri deliri quotidiani, ma sempre con il pensiero rivolto a voi tutti che ci sostenete con affetto in questo splendido viaggio
Da me…
Alba
Ho visto sorgere
un’immortalità
di albe
per capire che
l’anima ancora
germoglia
solo se ama
non se ha amato
se la mano raccoglie
se il cielo piove,
oggi
E da Carlo…
Solo potenza
M’impregno
e non sono
atto, né eternità
solo potenza
bagnata dalla pioggia
solo potenza
orfana di miccia
e di fuoco
nel vano tramonto