L’eremita
E non è un caso che siamo stati creati col fango, il materiale più nobile e l’unico capace di generare spontaneamente
Abelardo
Per questo l’agricoltore ha ucciso il pastore…
L’eremita
È sempre chi vuole scoprire i segreti della vita che uccide chi si accontenta di vivere
Abelardo
La semplicità non ha mai fatto male a nessuno… ma è proprio questo che l’uomo non vuol capire… ha sempre paura di ciò che non sa spiegarsi e lo vive come un pericolo imminente
L’eremita
Spesso però non si comprendono neanche le regole principali della sopravvivenza… il timore allora mi sembra più che giustificato
Abelardo
La sopravvivenza non ha regole… si regge per definizione… e tu non ti accontenti certo di sopravvivere… vuoi essere un altro e poi un altro ancora… mille volti assurdi che non esistono… di certo che poi ti spaventi… non sai nemmeno più riconoscerti
L’eremita
È vero… io sono un piccolo bruco che sogna di diventare farfalla… e pensa sconfortato che non la diventerà… in barba a tutte le leggi della natura
Abelardo
E divenuto farfalla non sa far altro che stupirsi delle ali… quasi fossero un peso inutile e non richiesto…volare è fatica, ma non farlo ti consuma lo stesso… tanto vale abbandonarsi al cielo… il cielo ha un colore così rassicurante… potresti respirare la leggerezza…
L’eremita
Già la respiro… qui con te e non mi sto neppure confessando
Abelardo
Questa è una tua opinione…
L’eremita
Ma non dovrei pentirmi prima? E poi propormi di non peccare più?
Abelardo
A rigore… e non è detto che tu non lo faccia presto… io sento che ne hai bisogno…come il sordo ha necessità di udire. Vivere nel silenzio diventa insopportabile senza musica nell’anima… e tu hai nel cuore solo una traversina del treno… le emozioni sfrecciano via veloci, e non ti portano da nessuna parte conoscibile; ti lasciano come una pietra rotolata dalla massicciata in mezzo agli sterpi.
L’eremita
Il massimo dell’inutilità insomma… il paragone è calzante, credo che non avresti potuto trovare una similitudine più appropriata… e la cosa che mi sconvolge di più è il fatto di non potere risalire verso la massicciata
Abelardo
E chi ti ha detto che devi risalire? Forse il tuo posto è proprio in mezzo agli sterpi, tu potresti essere una piccola massicciata tra gli sterpi… pensa che importante compito ti è stato assegnato!
L’eremita
Se lo dici tu… vicino a me ci sono solo fazzolettini sporchi e copertoni usati, la terra si spacca sotto al sole e non vengono a visitarmi nemmeno le lucertole… gli sterpi stessi mi guardano con sospetto e se potessero mi soffocherebbero… temo che un giorno accadrà anche questo
Abelardo
Tu sei un baluardo in un luogo che non interessa ad alcuno: i luoghi che non interessano sono i più ricercati da Dio che ci va per riflettere… e non è una battuta… Dio ha bisogno di riflessione e di riposo come noi tutti e predilige i posti inutili, riposa il Suo capo sulla tua pietra e riflette sulla terra arida… è un pensiero doloroso il Suo perché sa che la pioggia non servirebbe a molto… perché ci devono essere quei luoghi abbandonati e ci devi essere tu… fuori della massicciata… in mezzo agli sterpi… il tuo dolore è accogliente…è impotente al punto giusto perché Lui ci possa trovare la calma necessaria… anche Dio si spazientisce sai… ed ha bisogno della tua disperazione per rincuorarSi e rincuorarti… il pianto di entrambi impreziosisce anche la terra più desolata
(continua)