All’esterno di un grotta a Chalons sur Saone in Borgogna.
L’uomo del confessionale, emaciato, sporco e con le vesti stracciate, discorre con una roccia.
Ad un certo punto della conversazione interviene un girasole ed inizia così un dialogo a tre voci.
Alla fine l’uomo si congeda con un cenno di mano ed esce di scena
Un uomo
Non potrai dire che io non ci abbia provato… dopo tanta astinenza e penitenza avrò pure diritto… ad una risposta da parte tua… non puoi continuare a rimanere indifferente
Una roccia
Ma se sono giorni che ti parlo e non mi capisci… tu non sai interpretare nemmeno i miei silenzi… eppure l’aria, il sole e la pioggia ci riescono benissimo e non fanno mai domande inopportune… io del resto non avrei tempo da perdere
Un uomo
Ma cosa dici? Tu sei lì da sempre ed hai tutto il tempo che vuoi… non vedi come sei rugosa… conosco dei sassi lisci come la pelle di un bambino… quelli sì che hanno ancora qualcosa da dire a questo mondo… ma tu… tu sai solo essermi di inciampo tutte le volte che esco dalla grotta
Una roccia
E allora cosa vuoi da me… si può sapere?
Un uomo
Vorrei fare amicizia… sai mi sento un po’ solo e con la grotta non posso parlare… è troppo grande per me
Una roccia
Di’ le preghiere no… e non mi scocciare
Un uomo
Sei proprio granitica… credevo fosse solo un modo di dire… ma ora mi devo ricredere… hai davvero un caratteraccio… e tu non preghi con me?
Una roccia
Se permetti prego da sola… non ho bisogno di te per raggiungere Chi so io… e poi oggi non mi va… il muschio mi fa il solletico ed ho voglia di ridere…
Un uomo
Ma tu sei senza bocca… come fai a ridere?
Una roccia
E tu che l’hai… ridi? io non ti ho mai visto sorridere… eppure sei qui da un po’… Io rido spesso dentro di me, anche se non si vede… ma chi lo deve vedere poi… l’importante è che lo senta io… non trovi?
Un uomo
Ma non ti fa paura questa solitudine eterna?
Una roccia
Cosa vuol dire eterna?
Un uomo
Vuol dire come te che sei qui da tanto tempo
Una roccia
Ma io ho solo 500.000 anni; praticamente bevo ancora il latte… come dite voi
Un uomo
Allora puoi raccontarmi di Abelardo… io sono venuto qui perché mi hanno detto che ci dimorava lui… più o meno mille anni fa.
Una roccia
Può essere… ma sai… io non me lo ricordo questo Abelardo
Un uomo
La storia dice che è morto qui vicino a te…. come fai a non ricordarlo?
Una roccia
Sai quanti uomini mi hanno addirittura bagnato del loro sangue? non ne puoi avere una idea… ma è sempre piovuto… ed il sangue… anche il più ostinato… è andato ad ingrassare la terra: io non ho neppure potuto aggiungere una ruga in più
Un uomo
E ti ricordi dei fili d’erba che ti circondano?
Una roccia
Di quelli sì… perché sono sempre stati dispettosi. Nella bella stagione fino a che non sono secchi mi impediscono di guardare verso la pianura… e poi il vento mi rimprovera
Un uomo
Ti rimprovera?
Una roccia
Ha ragione lui. Se sono diventata roccia è per proteggere il mio territorio…
Un uomo
Che vuoi dire? Si può diventar roccia?
Una roccia
No… roccia si nasce, e non si diventa… per quanto nascere sia un termine improprio… per “diventare” io intendevo “crescere”… ma anche il verbo “crescere” non si addice del tutto… visto che non mi sono ingrandita nemmeno di un millimetro in questi 500.000 anni… ma tu non puoi capire… sei un uomo
(continua)
ti parlo e non mi capisci…non sai interpretare nemmeno i miei silenzi…questo avviene quando tra due persone non c’è feeling. Lo so che qui i due attori sono un uomo ed una roccia,ma la loro conversazione non è poi così diversa da quella tipica di certe coppie che stanno insieme senza sapere perchè, senza aver progettato nulla in comune, senza avere interessi in comune…forse è per questo, Filippo, che l’eremita non è riuscito a incontrare Dio, ad avere un contato con Lui. L’amore è una relazione! E la relazione implica un colloquio tra due esseri, un colloquio che sia dialogo, uno scambio tra anime.
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