Un uomo
Io non mi volevo e non mi voglio uccidere solo per questo… sarebbe troppo semplice… quando ho sentito il desiderio di morire che prendeva campo ed annullava ogni altro pensiero… non pensavo a lei ma a me stesso
Un confessore
Lo so a cosa pensavi… ci ho pensato tante volte anch’io… è semplicemente nostalgia dell’eternità…. nulla di grave in fondo
Un uomo
Non capisco… può illuminarmi padre?
Un confessore
Vedi… noi non siamo creature di questo mondo… per questo a volte sentiamo la nostalgia per il luogo da cui proveniamo… anche se non sappiamo con precisione che cosa sia… qualcosa ci spinge a desiderarlo
Un uomo
Quindi è normale aver voglia di morire?
Un confessore
Cosa intendi per normale?
Un uomo
Una cosa che può capitare a tutti
Un confessore
Non so se può capitare a tutti… per le cose che ho visto e sentito in tutti questi anni di sacerdozio forse potrei dirti di sì… o almeno me lo auguro
Un uomo
Se lo augura?
Un confessore
Se si sente la nostalgia vuol dire che si è sulla strada giusta per dedicare la propria vita alla preparazione dell’altra
Un uomo
Anche l’istinto di morte quindi può in un certo senso salvarci… ma non è un peccato grave il solo pensare di togliersi la vita?
Un confessore
In stretta teoria direi di sì… ma quante volte da un male nasce un bene e viceversa…
Un uomo
Lei mi sembra un sacerdote un po’ strano…
Un confessore
E lo sono infatti… ma, nonostante ciò, Dio nella sua infinita misericordia mi ha concesso il dono di rimettere i peccati… pensa che cosa straordinaria… io potrei essere l’uomo peggiore della terra e mi è stato dato questo potere con un semplice segno di croce…
Un uomo
In effetti è un grande e misterioso dono poter annullare i rimorsi ed i rimpianti degli altri… la cosa triste è non poter annullare i propri… ma questo vale un po’ per tutti gli uomini…
Un confessore
Sono le regole del gioco… se si può chiamare gioco… fidarsi di qualcun altro che ci può aprire delle porte che da soli possiamo solo battere… gli uomini non sono autosufficienti… e tanto meno dovrebbero mettersi in competizione con l’Onnipotente
Un uomo
Del resto Dio è Padre e non è un avversario da sconfiggere… ma allora perché non potrebbe essere contento di ricevermi quanto prima? in fondo è aspirazione di tutti i padri vivere in comunione sempre più stretta con i figli
Un confessore
Dio è Padre… parli bene… ma ricordati che l’amore del Padre ha dei caratteri particolari… e se noi siamo ad immagine e somiglianza di Dio… come si dice nella Genesi, vorrà pur dir qualcosa… io sono un prete di campagna ignorante… non un sottile teologo di città che ha studiato Kant, ma questo concetto mi ha sempre dato da pensare…
Un uomo
Non capisco…
Un confessore
Il papà non ama come la mamma… la mamma ama il figlio per il solo fatto che esiste… il papà no; il papà chiede al figlio sempre di dimostrare qualcosa… ed io credo che Dio sia un po’ così… dobbiamo dimostrarGli di essere degni di Lui prima di andare in Paradiso
Un uomo
Se mi uccido è proprio perché non ho più voglia di mettermi in gioco: sono stanco delle continue richieste della mente e del cuore, dei condizionamenti, di lottare senza un motivo ed una meta, perfino di alzarmi al mattino con la netta impressione che la giornata sarà uguale a quella che l’ha preceduta
Un confessore
Forse hai soltanto bisogno di cambiare vita o di prenderti una lunga vacanza…
Un uomo
E lei pensa che se avessi i soldi per una lunga vacanza mi ucciderei?
Un confessore
Non si scherza su queste cose… sulla vita e sulla morte… ma se hai voglia di ironizzare forse non è tutto perduto… comunque io ti avrei proposto una vacanza molto particolare… una vacanza all’insegna della gratuità
(continua)
La poesia è proprio scritta così…e a me piace da morire! Nel commento di prima non mi riferivo a quello che hai scritto (l’Eremita), né ho pensato che fosse autobiografico. Io parlavo di un istinto che avvicina certe anime, senza comprenderne il significato. Il fatto, in qualche modo, di scegliersi…Ma forse è un po’ riduttivo parlarne in poche righe…Lo approfondirò in un post.
Un bacio.
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Tu credi nel sesto senso? O chiamalo come vuoi, ma intendo dire quella sensazione che ti avvicina a qualcuno senza sapare il perché, ma ti avvicina. Quel linguaggio muto che si impadronisce della tua capacità di espressione e ti porta in un sentiero che non conosci , ma che sai già…Ecco, io in tutto questo ci credo. Credo nella mia istintività, e so di non aver sbagliato. Ti abbraccio forte.
P.S. Ieri splinder, dopo innumerevoli tentativi di aprire il blog mi ha comunicato che il servizio era in manutenzione, quindi ora è tutto OK.
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