Ricomincio qui la pubblicazione di un mio dramma.
Gli editori ed i librai dicono che non può essere pubblicato su carta perché nessuno lo acquisterebbe.
Di diverso parere sono i teologi a cui l’ho sottoposto.
In precedenza ho visto che molti amici della community di Virgilio lo hanno gradito.
Gli stessi mi scuseranno se lo ripropongo: ma se anche un lettore nuovo si affacciasse qui, lo leggesse e potesse ottenerne conforto io ne sarei assai felice.
A me personalmente scriverlo ha davvero salvato la vita.
Cari amici, se avete delle grandi difficoltà e non riuscite a pregare per qualsiasi motivo, scrivete i vostri pensieri e condivideteli: sarete testimoni di una magia, quella che fa sentire l’uomo ancora creatore, proprio nei momenti in cui si sente più inutile, proprio nei giorni in cui, come dice l’anonimo brasiliano, Dio non si vedeva, ma ci stava portando in braccio.
L’eremita
Dramma in tre atti
Personaggi
Un uomo
Un confessore
Una roccia
Un girasole
L’eremita
Abelardo
Atto primo
Scena unica
In una semplice chiesetta della campagna francese nei pressi dell’abbazia di Cluny.
All’apertura della scena un confessionale molto semplice di legno scuro, all’interno del quale si trova un confessore.
Un uomo dall’apparente età di quaranta anni entra da destra a passo lento nella navata; si ferma e si inginocchia sulla trave consumata e scricchiolante del confessionale.
Inizia con una benedizione una lunga confessione.
Un confessore
In nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo… fratello quanto è che non ti confessi?
Un uomo
Sono circa undici mesi, padre
Un confessore
E cosa ricordi?
Un uomo
Ci sono tante cose che non mi va di ricordare… cose che poi si ripetono nel tempo con una monotonia ed una precisione davvero sconvolgenti
Un confessore
Apri il tuo cuore senza timore… Dio ti ascolta
Un uomo
Il fatto è che vorrei subito l’assoluzione…
Un confessore
Perché tanta fretta?
Un uomo
Perché? perché sento un irrefrenabile desiderio di uccidermi e non voglio perdere altro tempo… poi è così frustrante continuare a confessare in fondo… di essere me stesso
Un confessore
Il tuo desiderio mi rattrista… ma ringrazio Dio che ha scelto me per poter ricevere la tua confessione
Un uomo
Padre io… io vorrei l’assoluzione…
Un confessore
Con questi presupposti non credo di potertela concedere
Un uomo
Il motivo?
Un confessore
In primo luogo perché il peccato per cui la desideri non lo hai ancora commesso e secondariamente…
Un uomo
Secondariamente?
Un confessore
Secondariamente perché non si può assolvere per un peccato futuro… il che a dire il vero mi sembra un po’ lo stesso concetto
Un uomo
Ma a me pare che addirittura un papa abbia assolto un re prima di una battaglia… e poi questo succede normalmente per tutti i soldati, no? il cappellano militare li assolve prima delle azioni militari o sbaglio?
Un confessore
Se ricordi bene, la storia narra che quel papa è finito all’inferno insieme al re e poi io non sono un cappellano militare… e comunque tu non hai intenzione di andare in guerra…
Un uomo
In effetti io voglio solo suicidarmi… la guerra forse l’ho già fatta e l’ho anche persa
Un confessore
Il suicidio non è un peccato che io possa assolvere
Un uomo
Mi sembra chiaro visto che non si può assolvere qualcuno che è già morto… è per questo che io chiedo il suo perdono ed il perdono di Dio da vivo
(Continua)
Quando continua?
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E poi? Aspetto il seguito, la cosa mi interessa…Concertoperme.
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